Mancini scende in campo con l'Idv
Il preside del liceo Classico ha detto no alle primarie del centrosinistra
L'AQUILA. Angelo Mancini è il candidato sindaco dell'Italia dei valori (Idv). Ieri il preside del liceo classico e consigliere comunale ha ufficializzato la sua decisione. Mancini ha detto no alla candidatura alle primarie del centrosinistra. «Voglio stare fuori dagli schieramenti di centrodestra e centrosinistra» ha affermato «la città ha bisogno di cambiare le persone che siedono in consiglio comunale».
Mancini affronterà le elezioni del 6-7 maggio affiancato dal movimento Sinistra per l'Aquila, rappresentato in consiglio comunale da Giuseppe Bernardi, ma anche da «tutti i cittadini competenti, leali e di buona volontà» che lo vorranno appoggiare. Un gruppo che resterà fino alla fine «fuori dagli schieramenti politici» ha promesso Mancini, che ha declinato l'invito a candidarsi alle primarie del centrosinistra. Dopo due mesi di riflessione e confronti alla fine ha deciso: «La mia è una candidatura fuori dalle appartenenze, voglio superare i limiti forti di centrodestra e centrosinistra, che hanno sempre avuto come primo punto per agire le richieste personali dei singoli consiglieri, e soltanto in secondo luogo l'interesse generale» ha spiegato.
Sicuro di sé e anche un po' emozionato, in polo blu e occhialetti in mano, Angelo Mancini ha messo subito in chiaro che «chi viene con noi al primo turno, starà con noi anche al ballottaggio. Non ci sono accordi e non ci saranno apparentamenti. Quando si entra in una coalizione si aderisce a un progetto, poi si procede con coerenza».
Mancini ha rivendicato la sua «indipendenza» che non intende sacrificare «ai soliti personaggi della politica che devono uscire dal consiglio comunale. Ho sempre lavorato avendo nella testa la mia città e non il mio quartiere o le lobby o gli interessi degli imprenditori» ha aggiunto «gli studenti e i giovani in generale saranno al centro della mia amministrazione se dovessi vincere le elezioni».
«A distanza di tre anni i cittadini hanno bisogno di risposte, questa amministrazione sta dimostrando tutti i suoi limiti» ha continuato.
Limiti che con il suo progetto il preside intende superare. «Sarà un progetto civico» ha spiegato «per questo chiedo ai cittadini comuni di aderire».
Poi l'affondo ad assessori e consiglieri «che hanno lavorato pensando agli interessi di pochi». Tra gli "inciampi" più gravi, a suo parere, dell'amministrazione Cialente, c'è la «la storia dei Mar e quella dei rifiuti». E poi la questione dell'esproprio dei terreni per costruire il progetto Case: «Perché sono stati tolti ai cittadini comuni e non alla Curia, agli imprenditori o al Comune stesso?».
Mancini promette che al centro della sua azione ci saranno anche «scuola e lavoro e lo sblocco delle pratiche ferme nei meandri della filiera». E poi «la ricostruzione sicura al 100 per cento e non soltanto al 60, come stabilito dalle ordinanze» ha promesso, infine, il candidato dell'Idv.
Mancini affronterà le elezioni del 6-7 maggio affiancato dal movimento Sinistra per l'Aquila, rappresentato in consiglio comunale da Giuseppe Bernardi, ma anche da «tutti i cittadini competenti, leali e di buona volontà» che lo vorranno appoggiare. Un gruppo che resterà fino alla fine «fuori dagli schieramenti politici» ha promesso Mancini, che ha declinato l'invito a candidarsi alle primarie del centrosinistra. Dopo due mesi di riflessione e confronti alla fine ha deciso: «La mia è una candidatura fuori dalle appartenenze, voglio superare i limiti forti di centrodestra e centrosinistra, che hanno sempre avuto come primo punto per agire le richieste personali dei singoli consiglieri, e soltanto in secondo luogo l'interesse generale» ha spiegato.
Sicuro di sé e anche un po' emozionato, in polo blu e occhialetti in mano, Angelo Mancini ha messo subito in chiaro che «chi viene con noi al primo turno, starà con noi anche al ballottaggio. Non ci sono accordi e non ci saranno apparentamenti. Quando si entra in una coalizione si aderisce a un progetto, poi si procede con coerenza».
Mancini ha rivendicato la sua «indipendenza» che non intende sacrificare «ai soliti personaggi della politica che devono uscire dal consiglio comunale. Ho sempre lavorato avendo nella testa la mia città e non il mio quartiere o le lobby o gli interessi degli imprenditori» ha aggiunto «gli studenti e i giovani in generale saranno al centro della mia amministrazione se dovessi vincere le elezioni».
«A distanza di tre anni i cittadini hanno bisogno di risposte, questa amministrazione sta dimostrando tutti i suoi limiti» ha continuato.
Limiti che con il suo progetto il preside intende superare. «Sarà un progetto civico» ha spiegato «per questo chiedo ai cittadini comuni di aderire».
Poi l'affondo ad assessori e consiglieri «che hanno lavorato pensando agli interessi di pochi». Tra gli "inciampi" più gravi, a suo parere, dell'amministrazione Cialente, c'è la «la storia dei Mar e quella dei rifiuti». E poi la questione dell'esproprio dei terreni per costruire il progetto Case: «Perché sono stati tolti ai cittadini comuni e non alla Curia, agli imprenditori o al Comune stesso?».
Mancini promette che al centro della sua azione ci saranno anche «scuola e lavoro e lo sblocco delle pratiche ferme nei meandri della filiera». E poi «la ricostruzione sicura al 100 per cento e non soltanto al 60, come stabilito dalle ordinanze» ha promesso, infine, il candidato dell'Idv.