PROGETT0 CASE E MAP
Manutencoop, proroga di un anno
Ferella e Imprudente critici: il Comune costretto a correre ai ripari
L’AQUILA. «Come al solito l’amministrazione attiva del Comune dell’Aquila prima crea i danni e poi è costretta a correre ai ripari. Questa volta è il caso della proroga concessa a Manutencoop per la manutenzione di Progetto Case e Map per un anno». A intervenire sulla questione sono i consiglieri comunali Daniele Ferella (Tutti per L’Aquila) ed Emanuele Imprudente (capogruppo Lca)
«Intanto», aggiungono, «bisognerebbe capire bene se il Comune possa prorogare un contratto di cui è detentore ma non sottoscrittore perché l’affidamento di questo servizio è stato siglato dalla Protezione civile ma, come se non bastasse, lo si fa talmente tanto in prossimità della scadenza naturale che non si fa in tempo a predisporre e verificare le determine di affidamento. Il motivo dei tempi non rispettato è stato che, a richiesta dei fondi destinati alle manutenzioni dalla delibera Cipe all’Usra ci si è trovati di fronte al fatto che i soldi richiesti eccedono le quantità disposte nella delibera stessa. E quindi di corsa a correre ai ripari correggendo e abbassando l’importo di affidamento. Il tutto avviene però 25 giorni dopo la scadenza del vecchio contratto e, nel frattempo, Manutencoop ha comunque lavorato alle manutenzioni senza alcun titolo e assicurazione sul lavoro che hanno svolto i dipendenti. Ma questo è solo l’ultimo dei giochetti intorno alla gestione del Progetti Case. Qualcuno sa che fine ha fatto la questione delle bollette sospese? Oppure la società che avrebbe dovuto gestire il patrimonio immobiliare? Se non avesse chiesto informazioni nel merito la Finanza, probabilmente i cittadini avrebbero potuto risparmiarsi lo stillicidio dell’ennesimo censimento. Già, perché per dare un segnale di buona volontà, il sindaco e compagni inventano questa sceneggiata. Ma in tutto questo l’onnipresente assessore al Patrimonio tace e i cittadini subiscono le vessatorie richieste dell’amministrazione, minacciati di ripercussioni legali e accusati di essere scrocconi. Adesso basta! L’Asm, nel maggio dello scorso anno, aveva presentato un progetto di gestione complessivo del patrimonio immobiliare che, se valutato da persone scevre da manie di onnipotenza, avrebbe dato una soluzione definitiva, tempestiva e economicamente credibile. Questa soluzione avrebbe però evitato affidamenti ad advisor, proroghe di contratti a società private, sostanziosi risparmi alle casse pubbliche e qualche certezza per chi è ancora costretto a vivere nel Progetto Case e Map. Evidentemente», concludono i deu consiglieri comunali, «questi benefìci non avrebbero potuto accontentare gli amici e gli amici degli amici».
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