RESTA L’OBBLIGO DI FIRMA
Map scadenti, Ragone libero dopo tre mesi di detenzione
L’AQUILA. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale ha rimesso in libertà, ma con obbligo di firma, il maresciallo Rocco Ragone, che era ai domiciliari. Complessivamente, tra carcere e...
L’AQUILA. Il giudice per le indagini preliminari del tribunale ha rimesso in libertà, ma con obbligo di firma, il maresciallo Rocco Ragone, che era ai domiciliari. Complessivamente, tra carcere e domiciliari, la detenzione è stata lunga almeno tre mesi.
Il sospettato era stato arrestato nella scorsa primavera in quanto secondo il pm era da attribuirsi a lui la mancata sorveglianza circa la realizzazione di alcuni Map realizzati senza il rispetto di determinate regole costruttive agevolando il guadagno illecito di alcuni imprenditori anch’essi coinvolti. I Map, che vennero realizzati nelle periferie della città e nelle frazioni, furono sequestrati dalla magistratura in quanto ritenuti non sicuri in caso di terremoto. Questo comportò delle vivaci proteste da parte di coloro che vi abitavano, visto che essi furono costretti a trasferirsi in altri siti dopo essersi abituati a risiedere in quelle frazioni dove vivevano da anni. Ragone, che è nato in provincia di Bari, secondo le accuse era in grado di avere mano libera nella gestione degli appalti anche se aveva dei superiori gerarchici.
Nel procedimento Ragone è assistito dall’avvocato Amedeo Ciuffetelli.
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