SULMONA

Marelli, sindacati verso la protesta: futuro incerto

Nessuna risposta concreta dal governo su prospettive occupazionali e di mercato: "A causa dell'inefficienza degli impianti alcuni pezzi meccanici vengono acquistati dall'esterno"

SULMONA. Pronti allo sciopero Fim, Fiom, Uilm, Uglm dopo l'incontro odierno a Sulmona per discutere del futuro dello stabilimento della Marelli. Le segreterie sindacali intendono sensibilizzare l'amministrazione comunale e la giunta regionale per avviare un percorso di mobilitazione e fare fronte comune per difendere l'insediamento produttivo della città peligna.

I sindacati sono preoccupati poichè non sono arrivate risposte concrete dal governo sulle prospettive occupazionali e di mercato visto che la produzione del Ducato dovrebbe fermarsi nel 2028.

Fim, Fiom, Uilm, Uglm evidenziano che "La non attribuzione di nuove commesse potrebbe determinare il ricorso ad ammortizzatori sociali a partire dal secondo semestre dell'anno in corso".

I sindacati ricordano anche il problema della sicurezza e della manutenzione degli impianti: infiltrazione di acqua sui tetti, pavimentazione sconnessa, impianti di riscaldamento e raffrescamento non funzionanti adeguatamente.

Le segreterie sindacali sono pronte alla mobilitazione e denunciano che "a causa dell'inefficienza degli impianti si assiste addirittura all'acquisto dall'esterno di pezzi meccanici, che sono stati prodotti all'interno dello stabilimento sulmonese, processo che rischia di produrre ulteriore esubero di manodopera".