LA POLEMICA

Masci: gli aumenti sull’Imu sono necessari al bilancio

SULMONA. Dopo le barricate alzate dall'opposizione e da Rialzati Abruzzo per scongiurare l'aumento dell'Imu sulle seconde case, il presidente della Commissione Bilancio Vittorio Masci esce allo...

SULMONA. Dopo le barricate alzate dall'opposizione e da Rialzati Abruzzo per scongiurare l'aumento dell'Imu sulle seconde case, il presidente della Commissione Bilancio Vittorio Masci esce allo scoperto e difende la manovra proposta dalla giunta del sindaco Fabio Federico. Una manovra che, dopo la bocciatura della commissione, non sarà discussa in consiglio comunale e che prevedeva di fissare l'aliquota Imu sulle seconde case al 9,6 per mille (il massimo è 10,6) con un aumento di 0,2 punti percentuale sull'aliquota base del 7,6 per mille. Un rincaro che, a detta del sindaco Federico e di Masci risulta inevitabile, pena la perdita di svariati posti di lavoro tra i dipendenti delle Cooperative che gestiscono i servizi comunali. Gli aumenti, invece, secondo l'opposizione e Rialzati Abruzzo, avrebbero colpito pesantemente non soltanto i proprietari di seconde case ma anche il settore commercio e artigianato, penalizzando ulteriormente i lavoratori in un periodo già fortemente condizionato dalla crisi economico- occupazionale.

Di diverso avviso il presidente della commissione bilancio. «Non è vero», afferma Masci, «che la manovra Imu avrebbe colpito anche i commercianti e gli artigiani, poiché coloro che lo affermano dovrebbero ricordare che l'aumento di aliquota non è stato da questa amministrazione previsto per gli immobili ad uso negozio e laboratori artigianali. La scelta di applicare un lieve aumento Imu per le seconde case», rimarca, «è causata dalla notevole riduzione dei trasferimenti statali e regionali. La scelta era fra la rinuncia a rendere servizi essenziali alla collettività, quali trasporti, assistenza ai disabili ed anziani, servizio mensa alle scuole, pulizia del verde o ritoccare, seppur in maniera assolutamente moderata, le aliquote Imu».

Nei mesi scorsi, inoltre, l'amministrazione ha dovuto fronteggiare la straordinaria nevicata di febbraio, che ha mandato in tilt quasi l'intera regione, sostenendo una spesa imprevista di circa 350 mila euro.

Già nelle scorse settimane, il primo cittadino aveva lanciato l'allarme sulla carenza di liquidità, qualora non fosse stata approvata la variazione di bilancio come poi è avvenuto, per pagare gli stipendi ai dipendenti delle cooperative che gestiscono i servizi comunali. Rialzati Abruzzo, dopo aver proposto un ridimensionamento della spesa pubblica, sollecita gare d'appalto per l'affidamento dei servizi, scelta che farebbe entrare nelle casse comunali svariate migliaia di euro. «Sostenere che bisogna immediatamente fare le gare per i servizi oggi affidati alle cooperative», riprende il presidende della commissione Bilancio, «così da eventualmente non applicare l'aumento di aliquota Imu a causa di soli ipotetici ed auspicati risparmi, è del tutto errato e frutto di scarsa conoscenza della finanza pubblica. Per indire le gare», sottolinea, «è infatti obbligatoria la copertura finanziaria.

Chiara Buccini

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