Medaglia in memoria dei soccorritori di Campo Felice
Cerimonia nel corso dell’assemblea nazionale del Cai Ricordati il medico aquilano Bucci, De Carolis e Matrella
L’AQUILA. Nell’assemblea dei delegati del Club Alpino Italiano, che si è tenuta a Napoli, sono risuonati i nomi delle vittime dell’incidente dell’elicottero del 118 precipitato il 24 gennaio scorso sulle montagne di Campo Felice durante un soccorso sulle piste da sci.
L’occasione per l’omaggio alla memoria delle persone scomparse è stata la consegna di una medaglia d’oro alla memoria dei soccorritori del Cnsas (Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico) Valter Bucci, Davide Nunzio De Carolis, Mario Matrella e Andrea Pietrolungo.
Quest’ultimo, speleologo di 39 anni originario di Pianella, non faceva parte dell’equipaggio del 118, ma aveva coordinato gli interventi durante l’emergenza neve in Abruzzo all’inizio dell’anno. È morto per un infarto alcuni giorni dopo aver effettuato numerose operazioni di soccorso e aveva anche partecipato, all’Aquila, ai funerali solenni degli operatori del 118.
La medaglia per il dottor Bucci, aquilano, è stata ritirata dalle due figlie Chiara e Sandra, orgogliose del ricordo del padre che ha speso la sua vita per aiutare gli altri.
Nell’occasione del conferimento della medaglia alla memoria, i relatori Vincenzo Torti, presidente generale del Club Alpino Italiano e Maurizio Dellantonio, presidente del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, hanno tenuto un intervento nel corso del quale è stata ripercorsa la drammatica vicenda dello scorso inverno.
Nel corso di un’operazione di soccorso a uno sciatore ferito sulle piste di Campo Felice, hanno perso la vita sei persone: il medico Valter Bucci, 57 anni, originario di Rocca di Cambio; l’infermiere Giuseppe “Peppe” Serpetti, di 59 anni, originario di Arischia, il tecnico di bordo Mario Matrella, 42 anni, di Putignano (Bari), Davide De Carolis, 40 anni, tecnico del soccorso alpino, originario di Teramo, Gianmarco Zavoli, pilota di 46 anni originario di Rimini ed Ettore Palanca, lo sciatore di 50 anni di Roma, per il quale i soccorritori si prodigarono prima della tragedia che li ha accomunati tutti. Il loro sacrificio, che ha colpito l’intera comunità aquilana, non è stato dimenticato soprattutto dai colleghi del 118 e del Cnsas.
L’occasione per l’omaggio alla memoria delle persone scomparse è stata la consegna di una medaglia d’oro alla memoria dei soccorritori del Cnsas (Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico) Valter Bucci, Davide Nunzio De Carolis, Mario Matrella e Andrea Pietrolungo.
Quest’ultimo, speleologo di 39 anni originario di Pianella, non faceva parte dell’equipaggio del 118, ma aveva coordinato gli interventi durante l’emergenza neve in Abruzzo all’inizio dell’anno. È morto per un infarto alcuni giorni dopo aver effettuato numerose operazioni di soccorso e aveva anche partecipato, all’Aquila, ai funerali solenni degli operatori del 118.
La medaglia per il dottor Bucci, aquilano, è stata ritirata dalle due figlie Chiara e Sandra, orgogliose del ricordo del padre che ha speso la sua vita per aiutare gli altri.
Nell’occasione del conferimento della medaglia alla memoria, i relatori Vincenzo Torti, presidente generale del Club Alpino Italiano e Maurizio Dellantonio, presidente del Corpo nazionale del soccorso alpino e speleologico, hanno tenuto un intervento nel corso del quale è stata ripercorsa la drammatica vicenda dello scorso inverno.
Nel corso di un’operazione di soccorso a uno sciatore ferito sulle piste di Campo Felice, hanno perso la vita sei persone: il medico Valter Bucci, 57 anni, originario di Rocca di Cambio; l’infermiere Giuseppe “Peppe” Serpetti, di 59 anni, originario di Arischia, il tecnico di bordo Mario Matrella, 42 anni, di Putignano (Bari), Davide De Carolis, 40 anni, tecnico del soccorso alpino, originario di Teramo, Gianmarco Zavoli, pilota di 46 anni originario di Rimini ed Ettore Palanca, lo sciatore di 50 anni di Roma, per il quale i soccorritori si prodigarono prima della tragedia che li ha accomunati tutti. Il loro sacrificio, che ha colpito l’intera comunità aquilana, non è stato dimenticato soprattutto dai colleghi del 118 e del Cnsas.