Mensa a 1 euro in ospedale Il servizio funzionerà così
Da oggi la rivoluzione per i dipendenti: aperta a pranzo con tre primi e 5 secondi Riservata a chi svolge 7 ore di lavoro al mattino. Per gli altri costo di 4,95 euro
AVEZZANO. Il costo del pasto è abbordabilissimo – 1 euro, come un caffè al bar – quasi paragonabile a quello della Camera dei deputati. Se la qualità sarà la stessa i camici bianchi dell’ospedale lo scopriranno col tempo. Di sicuro i menu offrono una buona scelta fra tre primi caldi e cinque secondi (di cui due caldi e tre freddi), oltre a contorni, frutta e acqua. Tra i primi: fettuccine, lasagne, insalata di riso, rigatoni, risotto agli asparagi, pasta in bianco, gnocchi al ragù, pennette al salmone, orecchiette di pesto, ravioli e altro. E per secondi scaloppina, petto di pollo, petto alla diavola, vitello tonnato, affettati, trancio di pizza, fettina, trota al cartoccio, formaggi assortiti, crostini, cotolette alla milanese, parmigiana alla melanzane a altro ancora.
La mensa tanto attesa destinata a rivoluzionare le abitudini del personale in servizio in ospedale viene inaugurata oggi alle 12.30.
Un servizio di nuova attivazione che verrà assicurato tutti i giorni della settimana (festivi compresi) e che consente di consumare il pranzo.
Saranno presenti all’inaugurazione, tra gli altri, il manager della Asl, Rinaldo Tordera, e il sindaco di Avezzano, Gianni Di Pangrazio.
La mensa dei dipendenti, che entra in funzione a un mese dall’attivazione di quella riservata ai degenti, riguarderà il personale del presidio di Avezzano e si trova nel piano interrato.
Del servizio, al costo di 1 euro, potrà avvalersi potenzialmente tutto il personale sanitario che lavora in ospedale. Tuttavia, il diritto di consumare il pranzo a 1 euro matura solo per quegli operatori sanitari dell’ospedale che, nel turno mattutino, abbiano svolto almeno 7 ore di lavoro effettivo. Dopo aver marcato l’uscita dal servizio, i dipendenti sanitari timbreranno col badge, nei pressi del dispositivo collocato accanto alla cassa della mensa, e pranzeranno. Pasto a 1 euro anche per gli amministrativi dell’ospedale, ma limitatamente ai due giorni di rientro settimanale, martedì e giovedì (e quindi con la prestazione di almeno 7 ore di lavoro). Per il personale amministrativo vi sarà l’automatica cessazione del buono pasto che finora era riconosciuto agli impiegati proprio per mancanza della mensa.
Se il personale dipendente dell’ospedale non presterà almeno 7 ore di servizio (nel turno mattutino per i sanitari e per gli amministrativi, limitatamente ai due rientri settimanali, anche il pomeriggio) potrà egualmente servirsi della mensa ma al prezzo di 4,95 euro.
La ristorazione aziendale, affidata alla ditta Essebi di Avezzano, di cui è titolare l’imprenditore avezzanese Berto Savina, prevede la distribuzione del pranzo anche nei Pta (presidi territoriali di assistenza) di Pescina e Tagliacozzo, mediante vassoi personalizzati (cioè a scelta) preparati nella mensa di Avezzano per i dipendenti che finora hanno usufruito del buono pasto.
All’ospedale di Avezzano, oltre ai dipendenti Asl, sanitari e amministrativi, il pranzo potrà essere consumato, ma al costo di 4,95 euro, anche da soggetti diversi che sono, tra gli altri, dipendenti delle ditte che prestano lavoro in ospedale, tirocinanti, parenti e prestatori occasionali di assistenza (autorizzati dal reparto) a pazienti particolarmente bisognosi.
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