Mense universitarie: stop al servizio

Adsu da un mese senza governance, nel frattempo è scaduto il vecchio appalto. L’ex presidente D’Ascanio: «Correre ai ripari». Studenti pronti alla protesta

L’AQUILA. Da oggi, non si sa bene per quanto tempo, resteranno chiuse le mense in tutti i poli universitari e nella residenza Campomizzi. Le preoccupazioni espresse nei giorni scorsi dall'Udu (Unione degli universitari) vengono confermate anche dall’ingegnere Francesco D’Ascanio, presidente fino al mese scorso dell’Adsu (Azienda diritto agli studi universitari). Lo scorso 27 dicembre, infatti, il consiglio d’amministrazione dell’azienda ha cessato le sue funzioni e l’Adsu è ora di fatto senza governance. Questa mattina dovrebbe insediarsi la nuova direttrice, Giulia Marchetti, che prenderà il posto di Luca Valente. «Cercherò di spiegarle la gravità della situazione, in modo che il problema delle mense possa risolversi nel giro di pochi giorni», spiega D’Ascanio. «Bisognerà ricorrere a procedure d’urgenza». Il problema nasce dal fatto che la ditta Slem srl di Sorrento, che ha gestito il servizio fino a dicembre, aveva un appalto per il periodo 2011-2014. Nei mesi scorsi sarebbe stato necessario indire un nuovo bando, cosa che non è stata fatta per carenza di fondi. L’espletamento della gara, infatti, era connesso alla quadratura del bilancio e per far tornare i conti è stato necessario che la Regione mettesse a disposizione dell’Adsu i soldi della legge 41, che prevede lo stanziamento di un milione e mezzo, da distribuire per i prossimi tre anni. «Come cda il 23 dicembre abbiamo deliberato e reiterato la disposizione agli uffici per assicurare la continuità del servizio mensa in riferimento alla delibera regionale che ci ha messo a disposizione le risorse». spiega D’Ascanio. «Il percorso scelto è stato quello dell’affidamento diretto e del ricorso a cottimo fiduciario di due ditte, in attesa di espletare la gara europea». Quando il consiglio ha cessato le sue funzioni, però, tutto è rimasto nelle mani degli uffici. «Mi hanno detto che è stata seguita l’indicazione per affidamento diretto, ma non è stata attivata la procedura di cottimo fiduciario», continua D’Ascanio. Il nuovo dirigente, che sostituisce Valente, dovrà dunque attivare una gara ristretta è un affidamento diretto, in modo da risolvere la questione in pochi giorni». Insomma, se tutto andrà per il meglio, le mense potrebbero tornare presto attive. Intanto, sono pronti a tornare in piazza gli studenti: «non solo ci state togliendo il diritto a mangiare», dicono, «ma avete reso invivibile la nostra casa universitaria Campomizzi».

Michela Corridore

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