«Mi hanno salvato mentre galleggiavo»

Il drammatico racconto di Tacconella, sopravvissuto all’incidente mortale nel Fucino in cui ha perso la vita il barista

AVEZZANO. «Mi hanno raccontato come sono stato tratto in salvo ma sono ancora confuso e addolorato». Ettore Tacconella, 25 anni, è uscito vivo dal terribile incidente nel canale del Fucino in cui è morto annegato Giuseppe Asci (37), originario di Venere di Pescina. «I primi a soccorrermi sono stati due uomini», continua il giovane, ancora sotto choc, «uno di loro l’ho conosciuto nell’ambulanza e ho capito che era il conducente dell’auto che ci ha preso in pieno mentre attraversava la Marruviana. Ho saputo solo ieri sera invece che l’altro era un uomo che passava e che ha assistito all’incidente». È straziante il racconto del giovane, che ha riportato una ferita sulla fronte e varie contusioni ed è stato dimesso dall’ospedale di Avezzano tre ore dopo il suo arrivo al pronto soccorso. «Mi hanno visto emergere dall’acqua a testa in giù mentre erano sul ponticciolo che è su Strada 36 e subito si sono tuffati in acqua per portarmi fuori», continua il giovane sportivo legato a Giuseppe Asci proprio dalla passione per il calcio e la squadra del “Pucetta”, di cui è giocatore e di cui Peppe era grande tifoso. «Mi hanno detto che sono stato io ad urlare che nella macchina c’era un’altra persona, ma mi hanno fatto salire subito sull’ambulanza e non ho capito subito cosa fosse successo al mio amico», continua lanciando un appello alle istituzioni: «Io sono stato fortunato e Giuseppe invece si aggiunge alla lunga lista di persone che hanno perso la vita su quella strada. I guidatori che non conoscono quelle strade sono sicuramente disorientati dalla mancanza di segnaletica e prendono velocità perché mancano dei dossi. Spero solo che stavolta chi deve farlo si attivi per apportare le dovute migliorie a quella maledetta strada».

Nel pomeriggio di ieri sono state poste sul luogo dell’incidente delle croci. Una per ogni persona che ha perso la vita proprio in quel posto. «Giuseppe era una persona meravigliosa a cui voleva bene chiunque avesse avuto modo di conoscerlo. La sua mancanza rimarrà incolmabile per sempre». L'autopsia dovrebbe essere eseguita questa mattina. Subito dopo la salma sarà restituita ai familiari e i funerali dovrebbero tenersi lunedì pomeriggio a Venere di Pescina, paese di origine di Giuseppe Asci. Mauro Orfanelli, titolare del bar Conca d’Oro, , assicura che Peppe non sarà dimenticato. «Volevamo comunicare a tutte le persone che ci sono vicine in questo tragico momento», scrive, «che il nostro locale non appena appresa la notizia ha smesso di effettuare il servizio serale, siamo rimasti qui all'interno del bar con i più cari amici di Peppe per organizzare visita in ospedale e partecipazione ai funerali, ma più di tutto ricordare i bei momenti trascorsi insieme. Questa per Peppe era una famiglia, una casa, il locale svolge anche un ruolo sociale e molti amici e conoscenti hanno come punto di riferimento noi. Da subito abbiamo disdetto tre feste di compleanno e altre due nella prossima settimana, è stato annullato il concerto del sabato sera. Non appena a conoscenza della data dei funerali organizzeremo la chiusura per lutto della nostra attività e in futuro ci stiamo facendo promotori di un'iniziativa sportiva e musicale per ricordare in modo serio Peppe. La sua immagine e il suo ricordo resteranno per sempre nei nostri cuori».

Magda Tirabassi

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