Michelle Obama conquista tutti
Raccomandazione ad Alemanno: si comporti bene con sua moglie.
ROMA. Alla fine la “sfida” tra prime donne non c’é stata, complice l’assenza della francese Carla Bruni, ma l’avrebbe comunque vinta lei. Michelle Obama é stata la protagonista indiscussa del “G-rosa” il tour alternativo delle 11 First Lady del G8 allargato arrivate a Roma da quattro angoli del globo. Una giornata all’insegna dell’impegno, passando dal Vaticano al Campidoglio, a Sant’Egidio a un té nella Sala degli Specchi del Quirinale ospiti di Clio Napolitano. Ma non sono mancati momenti di simpatia: uno su tutti Michelle Obama che raccomanda al sindaco di Roma Gianni Alemanno di comportarsi bene con la moglie. E lui che rimane “folgorato” dai suoi modi. E per finire passeggiata al Colosseo e cena in un ristorante dalla cucina caratteristica in piazza delle Coppelle con le figlie Malia e Sasha.
Per il suo debutto in Italia la consorte del presidente degli Stati Uniti con il suo torreggiante metro e 82, quelle braccia muscolose e palestrate, rigorosamente scoperte, quel sorriso fiero, ha conquistato la capitale sfoderando sorrisi, modi espliciti e carichi di passione, ma, soprattutto, sfoggiando un look alla portata di qualsiasi donna della classe media, il suo marchio di fabbrica, e che ne ha fatto un’icona, “first lady of fashion”. Ad accompagnare le mogli dei grandi della terra, vista l’assenza consolidata della moglie del premier Berlusconi, Veronica Lario le ministre dell’Istruzione Maria Stella Gelmini e delle Pari Opportunità Mara Carfagna. Con Obama al Quirinale. A Pratica di Mare Michelle é apparsa sulla scaletta dell’aereo presidenziale, mano nella mano con il marito, in uno sgargiante vestito giallo con una spilla verde brillante in ceramica appuntata sulla spalla sinistra.
La coppia presidenziale Usa é giunta sul Colle a bordo della “Beast”, la famosa limousine nera supercorazzata, la cui lunghezza ha costituito subito un problema di manovra, non riuscendo a passare fra gli archi del porticato. Costringendoli a scendere subito dopo aver varcato il portone d’ingresso e compiere un tragitto a piedi sotto il loggiato che costeggia il cortile d’onore. Al Campidoglio. Per motivi di sicurezza Michelle Obama, si é sottratta agli scatti dei fotografi e agli sguardi dei curiosi, passando da una entrata secondaria per raggiungere le altre signore. Oltre due ore per il pranzo sulla Terrazza Caffarelli e la visita dei Musei capitolini dove le signore dei leader internazionali sono state ospiti di Isabella Rauti, moglie del sindaco Gianni Alemanno. Un pranzo che si é volutamente svolto in un’atmosfera informale, in cui le first lady del G8 allargato hanno affrontato temi come i diritti umani, ma hanno anche chiacchierato di argomenti più leggeri e apprezzato i tesori della Roma antica.
Foto di gruppo all’Esedra di Marco Aurelio e menu affidato allo chef de La Pergola Heinz Beck. Tra le presenti la messicana Margarita Zavala Calderon, la svedese Filippa Reinfeldt; l’indiana Gursharan Kaur, in un tradizionale sari blu; la sudafricana Sizakele Khumalo, una delle cinque mogli del premier Zuma; la canadese Laureen Teskey Harper, con uno sgargiante abito a fiori bianco e azzurro e una giacca di merletto; la giapponese Chikako Aso, per l’inglese Sarah Brown, una camicetta in seta bianca su una gonna blu chiusa da fasce rosse e bianche e scarpe rosse, probabile omaggio alla bandiera britannica; la moglie del presidente della Commissione europea Barroso, Margarida Sousa Uva. Malia e Sasha.
A conquistare i romani le spiritose figlie della coppia presidenziale Usa Malia e Sasha, 10 e 7 anni: irresistibili quando, mentre la mamma era in Campidoglio, accompagnate dalla nonna, nel laboratorio della storica gelateria Giolitti a un passo dal Parlamento, hanno indossato il camice regolamentare e realizzato un gelato con le loro mani. Poi passeggiata con mamma Michelle al Colosseo e cena al ristorante Maccheroni a piazza delle Coppelle a due passi dal Pantheon. In Vaticano. Nell’incontro di ieri con solo sette first lady Benedetto XVI ha espresso l’auspicio che si possa «aiutare l’Africa». Accanto al Papa che le ha ricevute in piedi sorridendo, c’era il suo segretario personale, padre Georg. Dopo il breve incontro con il pontefice, un minuto a testa, le first lady hanno fatto hanno fatto un giro per i Giardini del Vaticano passando dalla Grotta di Lourdes. Poi hanno visitato la basilica di San Pietro. Gelmini e Carfagna.
Durante l’udienza in Vaticano, Benedetto XVI ha ricordato al ministro Gelmini il periodo delle contestazioni studentesche alle riforma della scuola. «Adesso é un po’ più facile. Lei é una donna tenace», le ha detto. Gelmini con Michelle Obama ha fatto cenno al sistema dell’istruzione in America e in Italia e, secondo quanto riferito da fonti ministeriali, ha informato la moglie del presidente degli Stati Uniti che in novembre sarà in America. La Carfagna, ha informato Michelle su quanto fatto in Italia in materia di violenza sessuale dentro e fuori la famiglia e le ha detto che l’elezione del marito Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti mette fine ad una discriminazione razziale e politica in America. Il blog di Sarah. Sarah Brown, moglie del premier britannico, ha creato un blog per l’occasione “Sarah Brown al G8” dove ha lodato la compagnia e i ravioli.
Per il suo debutto in Italia la consorte del presidente degli Stati Uniti con il suo torreggiante metro e 82, quelle braccia muscolose e palestrate, rigorosamente scoperte, quel sorriso fiero, ha conquistato la capitale sfoderando sorrisi, modi espliciti e carichi di passione, ma, soprattutto, sfoggiando un look alla portata di qualsiasi donna della classe media, il suo marchio di fabbrica, e che ne ha fatto un’icona, “first lady of fashion”. Ad accompagnare le mogli dei grandi della terra, vista l’assenza consolidata della moglie del premier Berlusconi, Veronica Lario le ministre dell’Istruzione Maria Stella Gelmini e delle Pari Opportunità Mara Carfagna. Con Obama al Quirinale. A Pratica di Mare Michelle é apparsa sulla scaletta dell’aereo presidenziale, mano nella mano con il marito, in uno sgargiante vestito giallo con una spilla verde brillante in ceramica appuntata sulla spalla sinistra.
La coppia presidenziale Usa é giunta sul Colle a bordo della “Beast”, la famosa limousine nera supercorazzata, la cui lunghezza ha costituito subito un problema di manovra, non riuscendo a passare fra gli archi del porticato. Costringendoli a scendere subito dopo aver varcato il portone d’ingresso e compiere un tragitto a piedi sotto il loggiato che costeggia il cortile d’onore. Al Campidoglio. Per motivi di sicurezza Michelle Obama, si é sottratta agli scatti dei fotografi e agli sguardi dei curiosi, passando da una entrata secondaria per raggiungere le altre signore. Oltre due ore per il pranzo sulla Terrazza Caffarelli e la visita dei Musei capitolini dove le signore dei leader internazionali sono state ospiti di Isabella Rauti, moglie del sindaco Gianni Alemanno. Un pranzo che si é volutamente svolto in un’atmosfera informale, in cui le first lady del G8 allargato hanno affrontato temi come i diritti umani, ma hanno anche chiacchierato di argomenti più leggeri e apprezzato i tesori della Roma antica.
Foto di gruppo all’Esedra di Marco Aurelio e menu affidato allo chef de La Pergola Heinz Beck. Tra le presenti la messicana Margarita Zavala Calderon, la svedese Filippa Reinfeldt; l’indiana Gursharan Kaur, in un tradizionale sari blu; la sudafricana Sizakele Khumalo, una delle cinque mogli del premier Zuma; la canadese Laureen Teskey Harper, con uno sgargiante abito a fiori bianco e azzurro e una giacca di merletto; la giapponese Chikako Aso, per l’inglese Sarah Brown, una camicetta in seta bianca su una gonna blu chiusa da fasce rosse e bianche e scarpe rosse, probabile omaggio alla bandiera britannica; la moglie del presidente della Commissione europea Barroso, Margarida Sousa Uva. Malia e Sasha.
A conquistare i romani le spiritose figlie della coppia presidenziale Usa Malia e Sasha, 10 e 7 anni: irresistibili quando, mentre la mamma era in Campidoglio, accompagnate dalla nonna, nel laboratorio della storica gelateria Giolitti a un passo dal Parlamento, hanno indossato il camice regolamentare e realizzato un gelato con le loro mani. Poi passeggiata con mamma Michelle al Colosseo e cena al ristorante Maccheroni a piazza delle Coppelle a due passi dal Pantheon. In Vaticano. Nell’incontro di ieri con solo sette first lady Benedetto XVI ha espresso l’auspicio che si possa «aiutare l’Africa». Accanto al Papa che le ha ricevute in piedi sorridendo, c’era il suo segretario personale, padre Georg. Dopo il breve incontro con il pontefice, un minuto a testa, le first lady hanno fatto hanno fatto un giro per i Giardini del Vaticano passando dalla Grotta di Lourdes. Poi hanno visitato la basilica di San Pietro. Gelmini e Carfagna.
Durante l’udienza in Vaticano, Benedetto XVI ha ricordato al ministro Gelmini il periodo delle contestazioni studentesche alle riforma della scuola. «Adesso é un po’ più facile. Lei é una donna tenace», le ha detto. Gelmini con Michelle Obama ha fatto cenno al sistema dell’istruzione in America e in Italia e, secondo quanto riferito da fonti ministeriali, ha informato la moglie del presidente degli Stati Uniti che in novembre sarà in America. La Carfagna, ha informato Michelle su quanto fatto in Italia in materia di violenza sessuale dentro e fuori la famiglia e le ha detto che l’elezione del marito Barack Obama alla presidenza degli Stati Uniti mette fine ad una discriminazione razziale e politica in America. Il blog di Sarah. Sarah Brown, moglie del premier britannico, ha creato un blog per l’occasione “Sarah Brown al G8” dove ha lodato la compagnia e i ravioli.