Minaccia di gettarsi dal ponte col figlio
L’uomo, un 52enne, ha prelevato il bimbo da scuola e ha telefonato all’ex moglie. Non potrà più avvicinarsi alla famiglia
AVEZZANO. Preleva il figlio minorenne a scuola, poi telefona all’ex moglie minacciando di andarsi a gettare con il loro bambino dal ponte di Pietrasecca.
È solo l’ultimo episodio di una lunga serie che ha portato il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, Anna Carla Mastelli, a emettere un provvedimento restrittivo nei confronti di un 52enne di Avezzano, che non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie. L’avezzanese è infatti accusato di maltrattamenti in famiglia continuati e gli episodi, secondo la magistratura, andrebbero avanti da settembre del 2018. Per la Procura di Avezzano, l’uomo avrebbe continuato a maltrattare la donna anche dopo la separazione. In più occasioni sarebbe andato sotto all’abitazione della ex suonando insistentemente il clacson dell’auto, oppure il citofono di casa e offendendola con frasi ingiuriose. L’avrebbe poi minacciata, dicendole che sarebbe andata a finire male per lei e che avrebbe “ammazzato tutti”. In più occasioni, sempre secondo la tesi accusatoria, l’uomo si sarebbe introdotto nel portico dell’abitazione della sua ex, cercando in maniera pressante di riallacciare la relazione e provando a baciarla, nonostante lei lo respingesse perché decisa a mettere fine alla relazione. In due situazioni avrebbe colpito il cancello della casa, anche utilizzando l’auto. Una situazione che ha spinto la donna a rivolgersi alle forze dell’ordine più volte. Secondo il sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Elisabetta Labanti, l’uomo sarebbe andato anche sotto allo studio medico frequentato dalla donna molestandola e dicendole che doveva tornare con lui, offendendola davanti a diverse persone con frasi volgari. Il caso più eclatante contestato invece risale al 29 marzo scorso, quando il 52enne ha prelevato il figlio minore da scuola per poi telefonare alla madre, comunicandole che sarebbe andato a gettarsi insieme al bambino dal cavalcavia dell’autostrada A24 a Pietrasecca. Una minaccia che ha mandato nel panico la mamma del piccolo, tanto che ha subito lanciato l’allarme rivolgendosi alla polizia affinché il bambino fosse riportato a casa. Quel viadotto è infatti tristemente noto per i numerosi casi di suicidio. Il più eclatante riguarda proprio un genitore e i figli. Il primo dicembre 1995 è il giorno più tragico nella catena dei suicidi collettivi avvenuti dal viadotto dell’A24. Una famiglia romana, madre e tre figli, si tolse la vita verso mezzogiorno, nei pressi dell’uscita di Carsoli. Lei aveva 64 anni e i figli 38, 34 e 27. Si lasciarono cadere nel vuoto per 90 metri. Dopo le diverse denunce della donna avezzanese, il gip ha emesso l’ordinanza.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
È solo l’ultimo episodio di una lunga serie che ha portato il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Avezzano, Anna Carla Mastelli, a emettere un provvedimento restrittivo nei confronti di un 52enne di Avezzano, che non potrà avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla moglie. L’avezzanese è infatti accusato di maltrattamenti in famiglia continuati e gli episodi, secondo la magistratura, andrebbero avanti da settembre del 2018. Per la Procura di Avezzano, l’uomo avrebbe continuato a maltrattare la donna anche dopo la separazione. In più occasioni sarebbe andato sotto all’abitazione della ex suonando insistentemente il clacson dell’auto, oppure il citofono di casa e offendendola con frasi ingiuriose. L’avrebbe poi minacciata, dicendole che sarebbe andata a finire male per lei e che avrebbe “ammazzato tutti”. In più occasioni, sempre secondo la tesi accusatoria, l’uomo si sarebbe introdotto nel portico dell’abitazione della sua ex, cercando in maniera pressante di riallacciare la relazione e provando a baciarla, nonostante lei lo respingesse perché decisa a mettere fine alla relazione. In due situazioni avrebbe colpito il cancello della casa, anche utilizzando l’auto. Una situazione che ha spinto la donna a rivolgersi alle forze dell’ordine più volte. Secondo il sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano, Elisabetta Labanti, l’uomo sarebbe andato anche sotto allo studio medico frequentato dalla donna molestandola e dicendole che doveva tornare con lui, offendendola davanti a diverse persone con frasi volgari. Il caso più eclatante contestato invece risale al 29 marzo scorso, quando il 52enne ha prelevato il figlio minore da scuola per poi telefonare alla madre, comunicandole che sarebbe andato a gettarsi insieme al bambino dal cavalcavia dell’autostrada A24 a Pietrasecca. Una minaccia che ha mandato nel panico la mamma del piccolo, tanto che ha subito lanciato l’allarme rivolgendosi alla polizia affinché il bambino fosse riportato a casa. Quel viadotto è infatti tristemente noto per i numerosi casi di suicidio. Il più eclatante riguarda proprio un genitore e i figli. Il primo dicembre 1995 è il giorno più tragico nella catena dei suicidi collettivi avvenuti dal viadotto dell’A24. Una famiglia romana, madre e tre figli, si tolse la vita verso mezzogiorno, nei pressi dell’uscita di Carsoli. Lei aveva 64 anni e i figli 38, 34 e 27. Si lasciarono cadere nel vuoto per 90 metri. Dopo le diverse denunce della donna avezzanese, il gip ha emesso l’ordinanza.
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