Morti nel Fucino, nasce un comitato
La cugina di Asci lancia l’appello agli altri familiari delle vittime. A Borgo 8.000 residenti pronti a bloccare la Circonfucense
AVEZZANO. Un comitato di familiari delle vittime delle strade del Fucino e la rabbia dei residenti di Borgo Ottomila che minacciano di bloccare la strada Circonfucense. La prima proposta arriva da Martina Lattanzi, cugina di Giuseppe Asci, il barista di 37 anni, la quale si augura che «Peppe sia l’ultima persona a morire in un canale annegato nel fango. «Chi deve intervenire per mettere in sicurezza quella strada lo faccia subito e lo faccia in silenzio». La giovane si rivolge alle istituzioni: «Si sarebbe dovuto intervenire prontamente già dopo la morte dello sfortunato Alessandro Giancarli, anch’egli morto in un canale del Fucino, in cui è rimasto fino a quando, dopo ore, qualcuno si accorgesse dell’incidente». Una denuncia forte quella della cugina di Peppe Asci: «Solo dopo qualche giorno abbiamo saputo della polemica apparsa sui giornali tra l’attuale presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, e l’ex presidente Stefania Pezzopane, che si sono scaricati a vicenda le colpe per non essere intervenuti prima. Non è questo il momento per le polemiche. Piuttosto, bisogna intervenire subito mettendo in sicurezza tutte le strade del Fucino, nessuno merita una morte come quella di Peppe e di Alessandro e come quella delle decine di persone morte in tutti questi anni di noncuranza delle amministrazioni pubbliche». Lattanzi annuncia l’intenzione «di costituire un comitato di parenti delle vittime delle strade del Fucino», in modo che «la nostra voce non rimanga, ancora una volta, una voce di sottofondo. Appena una famiglia subisce un lutto così doloroso non si ha la forza per reagire ma lancio un appello a tutti in modo che il nostro dolore e la nostra rabbia si trasformino in voglia di giustizia, per lo meno per ridare dignità alla morte dei nostri cari, usciti di strada e morti nel fango per colpa di chi non ha fatto il suo dovere, mettendo su quelle strade pericolose delle protezioni adeguate». Rabbia e sconcerto da parte degli abitanti di Borgo 8000 dopo l’ennesimo grave incidente in cui ha perso la vita un giovane marsicano. I residenti della frazione di Celano si dicono stanchi dei continui incidenti mortali, una strada dove troppe persone, soprattutto giovani hanno perso la vita. «Devono intervenire e mettere in sicurezza questa strada», hanno detto, «ogni volta siamo costretti ad assistere a prese di posizione di persone rappresentanti delle istituzioni che si dicono sconvolte, ma nessuno poi fa nulla di concreto». Da Borgo 8000 critiche anche alle istituzioni. «È vergognoso che chi avrebbe dovuto e chi dovrebbe intervenire no fanno ancora nulla. Se nessuno interverrà noi della borgata siamo pronti a bloccare la strada perché non è più tollerabile assistere impotenti a queste stragi».
Magda Tirabassi
Dante Cardamone
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