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Motociclista morto, polemiche sulla sicurezza a Castelvecchio Subequo
Il sindaco Salutari: strada pericolosa. La presenza di appassionati delle due ruote diventa massiccia nei fine settimana, con centinaia di moto lungo la Statale 5 e la Provinciale 9 Marsicana
CASTELVECCHIO SUBEQUO. Dopo l'incidente costato la vita al motociclista di Montesilvano, torna la polemica nella Valle Subequana. La presenza di appassionati delle due ruote diventa massiccia nei fine settimana, con centinaia di moto lungo la Statale 5 e la Provinciale 9 Marsicana.
«Desidero esprimere a nome mio e di tutta la cittadinanza, le più sincere condoglianze per la famiglia colpita da un così grave lutto», ha detto il sindaco di Castelvecchio, Pietro Salutari, «i motociclisti devono continuare a venire in valle, ma occorre prudenza, soprattutto considerando la pericolosità di alcuni tratti viari».
Curve cieche e impegnative come quella dove è andato in scena il drammatico incidente di sabato.
Un pericolo dovuto alla particolare sterzata che impegna le persone in transito sulla curva e in direzione Castelvecchio. Una caratteristica che era stata al centro di un intervento per l'allargamento della tratto viario qualche anno fa. Ma il rischio resta alto anche per chi è esperto e non preme sull'acceleratore.
«Senza voler generalizzare», spiega il presidente della Comunità montana, Luigi Fasciani, «credo sia necessario aumentare i controlli e mettere in moto delle azioni sanzionatorie pesanti soprattutto per chi viene beccato a non rispettare la segnaletica o a utilizzare la strada come fosse un circuito».
Una disposizione fatta propria anche dalle forze dell'ordine che nei fine settimana, hanno aumentato i posti di blocco nelle zone strategiche come agli imbocchi del tratto delle Gole di San Venanzio e lungo la salita della Costa, sulla Provinciale 9.
Intanto, la salma di Ofelio Liberati, 52enne direttore di bancaa Mosciano e giornalista rimasto vittima nell'incidente stradale di sabato, è stata riconsegnata ai familiari, che dall'ospedale di Sulmona l'hanno trasportata nella camera ardente nel cimitero di Montesilvano.
Oggi alle 16, nella chiesa di Sant'Antonio a Montesilvano, ci saranno i funerali. L'uomo lascia la moglie e tre figli.
«Desidero esprimere a nome mio e di tutta la cittadinanza, le più sincere condoglianze per la famiglia colpita da un così grave lutto», ha detto il sindaco di Castelvecchio, Pietro Salutari, «i motociclisti devono continuare a venire in valle, ma occorre prudenza, soprattutto considerando la pericolosità di alcuni tratti viari».
Curve cieche e impegnative come quella dove è andato in scena il drammatico incidente di sabato.
Un pericolo dovuto alla particolare sterzata che impegna le persone in transito sulla curva e in direzione Castelvecchio. Una caratteristica che era stata al centro di un intervento per l'allargamento della tratto viario qualche anno fa. Ma il rischio resta alto anche per chi è esperto e non preme sull'acceleratore.
«Senza voler generalizzare», spiega il presidente della Comunità montana, Luigi Fasciani, «credo sia necessario aumentare i controlli e mettere in moto delle azioni sanzionatorie pesanti soprattutto per chi viene beccato a non rispettare la segnaletica o a utilizzare la strada come fosse un circuito».
Una disposizione fatta propria anche dalle forze dell'ordine che nei fine settimana, hanno aumentato i posti di blocco nelle zone strategiche come agli imbocchi del tratto delle Gole di San Venanzio e lungo la salita della Costa, sulla Provinciale 9.
Intanto, la salma di Ofelio Liberati, 52enne direttore di bancaa Mosciano e giornalista rimasto vittima nell'incidente stradale di sabato, è stata riconsegnata ai familiari, che dall'ospedale di Sulmona l'hanno trasportata nella camera ardente nel cimitero di Montesilvano.
Oggi alle 16, nella chiesa di Sant'Antonio a Montesilvano, ci saranno i funerali. L'uomo lascia la moglie e tre figli.
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