Movida, cittadino infuriato: «Il centro storico è il Bronx»
L’AQUILA. «Dove sono le istituzioni? Da 2 anni ho inviato un’infinità di esposti, denunce e altro, senza alcun risultato». Nunzio Centi Pizzutilli, uno dei pochi aquilani rientrati nella sua...
L’AQUILA. «Dove sono le istituzioni? Da 2 anni ho inviato un’infinità di esposti, denunce e altro, senza alcun risultato». Nunzio Centi Pizzutilli, uno dei pochi aquilani rientrati nella sua abitazione in centro storico, scrive una lettera di protesta contro «il Bronx della movida del sabato sera». Sono due anni che cerco una soluzione», prosegue, «chiedendo aiuto alle istituzioni, soprattutto a sindaco e prefetto, tutti fanno orecchie da mercanti. Cosa deve fare un cittadino per avere riconosciuti i suoi diritti?». Pizzutilli si riferisce, questa volta, al passato sabato sera. «È successo di tutto», spiega, «ragazzi che si prendevano a botte, bottiglie spaccate, urla e musica assordante che usciva dal locale sotto casa mia, in via dei Sali». E domenica mattina «il vicolo era coperto di bottigliette di vetro, bicchieri e sporcizia di tutti i tipi». «Vorrei tanto che le istituzioni facessero qualcosa», prosegue esasperato, «perché siamo stufi di questo Bronx». «I rappresentanti politici dovrebbero venire a farsi una passeggiata nel centro storico il giovedì o il sabato sera dalle 23 in poi e vedere con i loro occhi ciò che accade in questa zona».
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