Movida violenta in centro storico Una cabina di regìa per i controlli 

Riunito in prefettura il Comitato per l’ordine e la sicurezza, disposto il monitoraggio del fenomeno Ma a pesare c’è la carenza di personale tra le forze dell’ordine soprattutto al commissariato di polizia

SULMONA. Sarà una cabina di regia a monitorare la movida sulmonese. L’argomento è stato affrontato nella mattinata di ieri, nel corso del Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, che si è tenuto in prefettura all’Aquila. La convocazione era stata chiesta dal sindaco Gianfranco Di Piero, alla luce della preoccupante sequenza di risse e aggressioni nel centro storico.
Sono quattro gli episodi finiti sotto la lente della magistratura solo nell’ultimo mese, dal 17 giugno al 19 luglio. Il controllo del territorio deve fare i conti con la carenza di personale che sta interessando gli uomini e le donne in divisa. In particolare, il problema si sta toccando con mano soprattutto al commissariato peligno, dove dallo scorso maggio manca il turnover tra gli agenti in servizio e spesso saltano le volanti. Tuttavia il fenomeno sarà tenuto sotto controllo, ha assicurato il prefetto, Giancarlo Di Vincenzo, che ha costituito una cabina di regia per monitorare le notti violente di Sulmona.
«Al momento non sono state individuate ulteriori misure perché, secondo le forze dell’ordine, il fenomeno – seppur rilevante – è circoscritto ad alcuni soggetti peraltro individuati. Tuttavia abbiamo deciso di aggiornarci a cadenza più o meno mensile per tenere sotto controllo la situazione», ha affermato il primo cittadino Di Piero che, lo scorso anno, proprio su indicazioni della prefettura, aveva varato l’ordinanza sulla movida con lo stop della musica all’aperto a mezzanotte. Sul tavolo del Comitato sono stati esaminati quattro eventi che hanno tenuto impegnate, nell’ultimo periodo, le forze dell’ordine. Il primo risale al 17 giugno scorso quando in sei erano venuti alle mani in largo Faraglia, alle 3.30, per una consumazione non pagata. Le indagini della polizia, nei giorni scorsi, hanno portato alla denuncia dei protagonisti per il reato di rissa in concorso. Il 12 luglio un barista di 24 anni, residente a Raiano, era stato pestato da un 30enne, individuato e denunciato dai carabinieri, al termine delle prime indagini. Il giovane era uscito dal locale per sistemare i mastelli della differenziata, quando era stato aggredito con un forte pugno in pieno volto dal cliente, che aveva alzato il gomito. Per il barista si era reso necessario il ricorso alle cure ospedaliere.
Un terzo episodio risale al 17 luglio quando quattro stranieri si erano azzuffati in un bar, nell’area dell’Annunziata. La lite era stata sedata dai carabinieri. C’è infine un ultimo caso, che ha riguardato la comunità di Castelvecchio Subequo: la rissa con accoltellamento dello scorso 19 luglio, per la quale sono arrivate le prime denunce. Sei i giovani che erano stati identificati dai carabinieri che indagano sul caso.
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