Multisala piena per il film-denuncia
Grande successo di pubblico per la proiezione dell’opera di Emmott e Piras promossa dall’Espresso e dal Centro
L’AQUILA. Sala 1 del Movieplex gremita per la proiezione di Girlfriend in a coma, il documentario-inchiesta di Bill Emmott e Annalisa Piras mostrato per la prima volta a Roma e L’Aquila per iniziativa del settimanale l’ Espresso e del quotidiano Il Centr o. Platea assortita ad aspettare il ritorno in città dell’ex direttore dell’Economist, che aveva visitato il capoluogo nell’immediato post-sisma. Ad attirare gli aquilani alla proiezione è stata anche la polemica legata al diniego del museo Maxxi di ospitare l’anteprima. Aspetto, questo, che ha creato molta attesa: in poche ore il sito Internet del Centro ha registrato un boom di prenotazioni. Tantissime anche le e-mail e le telefonate in redazione. «Mi ha incuriosito molto il fatto che il film sia stato censurato», spiega Francesca Tarantino dalla fila 10. «Sono venuta proprio perché odio le censure. È importante e significativo che il film sia stato trasmesso all’Aquila diventata purtroppo una città simbolo di un’Italia in decadenza». Sulla stessa linea anche Marco Spennati. «Ho seguito la polemica», spiega, «e la cosa ha alimentato la mia curiosità». Motivatissimo Enzo Santilli, studente universitario aquilano, uno dei tanti giovani in sala. «Sarei andato comunque a Roma a vederlo. Mi ha colpito molto la cancellazione per non “turbare” la campagna elettorale». L’iniziativa è nata da una collaborazione tra Terravision Group e l’Espresso, rappresentato all’Aquila dal direttore responsabile del settimanale Bruno Manfellotto. In sala, per il gruppo editoriale l’Espresso, anche il direttore centrale relazioni esterne Stefano Mignanego, il direttore generale della divisione stampa nazionale Corrado Corradi, il direttore generale della Finegil Marco Moroni. Con loro il direttore editoriale Finegil Luigi Vicinanza, il consigliere preposto alla Divisione Centro-Sud Domenico Galasso, il direttore del Centro Mauro Tedeschini.In sala, tra gli altri, Luigi Bettoni, direttore della filiale aquilana della Banca d’Italia, i medici Berardino Persichetti e Vittorio Festuccia oltre all’assessore alla Cultura Stefania Pezzopane ed esponenti del volontariato.
Fabio Iuliano
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