Muore per un colpo di pistola alla testa

Gli investigatori: «Gesto volontario spinto dalla disoccupazione». Macabro post su Fb. Ma per i familiari è stato un incidente

AVEZZANO. È morto per un colpo di pistola alla testa. Marco Carli, 33 anni, di Avezzano, è stato trovato senza vita nella sua camera da letto, mentre in casa c’erano la moglie e il figlio. Secondo gli inquirenti si tratta di un gesto volontario, legato al fatto che il giovane era rimasto senza un lavoro. La famiglia, invece, esclude questa possibilità e parla di un terribile incidente. Secondo i familiari, infatti, l’uomo stava maneggiando l’arma e all’improvviso è partito il colpo mortale.

L’ipotesi che Carli si sia tolto la vita, però, è stata subito avvalorata dagli investigatori. Poche ore prima del dramma, sulla bacheca Facebook, la vittima ha condiviso un macabro post. Una foto della comunità “Catena umana”, con l’immagine di un lavoratore che mostra un foglio con l’hashtag #iononmiammazzo, e in cui con un lungo scritto l’uomo descrive il suo stato di disperazione.

Sul posto, una casa in via Boito, nei pressi della Panoramica che unisce Avezzano a Massa d’Albe, sono intervenuti gli operatori del 118 dell’ospedale di Avezzano. Purtroppo, però, al loro arrivo, per Carli non c’era più nulla da fare.

Erano da poco passate le 23.30 quando è stato richiesto anche l’intervento dei carabinieri. Ad allertarli la moglie del giovane, Romina Rubino, maestra di ballo. Nell’abitazione sono arrivati anche i militari della locale stazione, al comando del luogotenente Bruno Tarantini. Secondo la ricostruzione degli inquirenti il gesto è volontario, così come riportato nella relazione inviata in Procura. Ieri mattina sul corpo è stata effettuata anche una ricognizione esterna, alla presenza di un medico legale. L’uomo si sarebbe tolto la vita per i suoi problemi di lavoro. Carli si è sempre dato da fare. Insieme a suo fratello, per un periodo, ha gestito una tavola calda nel centro di Avezzano, poi ha lavorato in un autoricambi e in un negozio di serrature. La situazione sarebbe peggiorata nell’ultimo periodo, con l’arrivo di alcune cartelle Equitalia. La notizia della morte del 33enne si è diffusa velocemente in città.

Tanti i messaggi lasciati sulla bacheca di Facebook del giovane padre, in molte foto sorridente mentre abbraccia il figlio. «Non posso crederci! Sei stato un amico con la A maiuscola ti ricorderò per tutta la vita. Ciao Marco», scrive un’amica. «Un’altra persona degna di stare su questa terra che cede alla pressione eccessiva di situazioni che pesano solo a chi ha un animo nobile e sensibile... i cattivi sono refrattari purtroppo. Ciao Marco non eri tu a dovertene andare», scrive un altro amico. «Aveva sempre il sorriso stampato sulla bocca» dice Carmine Di Matteo, amico da tanti anni, «si dava da fare, amava la sua famiglia, siamo sconvolti». «Siamo cresciuti insieme» aggiunge Alfredo Mascigrande, «non riesco a credere a quello che è successo. È una tragedia enorme. Amava da impazzire suo figlio. Sono senza parole». I funerali saranno celebrati questa mattina alle 11 nella chiesa dello Spirito Santo.

Magda Tirabassi

©RIPRODUZIONE RISERVATA