SULMONA
Nel supercarcere trovati dieci telefonini in dieci giorni. Ora il Ministero pensa di schermarlo
Scoperti della polizia penitenziaria, fenomeno in crescita. E il sindacato denuncia che i detenuti sorpresi con i cellulari dietro le sbarre non sono stati ancora trasferiti
SULMONA. Dieci telefoni cellulari in dieci giorni. È la scoperta fatta dagli agenti di polizia penitenziaria nel carcere di massima sicurezza di Sulmona dove il fenomeno si allarga tanto che il Il Ministero sta valutando di schermare la struttura. Negli ultimi sono stati effettuati controlli a tappeto all'interno del supercarcere
Da gennaio ad oggi sono circa 70 i device sequestrati dai baschi blu. Lo scorso aprile i carabinieri avevano fermato due napoletani, intenti a spacciare telefoni nell'area del penitenziario. «A Sulmona continuano ad arrivare tiktoker colti in fallo in altri istituti italiani. Ma, nel frattempo, non è stato implementato un sistema volto a disturbare la frequenza dei dispositivi tecnologici così da evitare da un lato di fare entrare i dispositivi attraverso l'utilizzo di droni e dall'altro di farli smettere di funzionare così da renderli quanto meno innocui dal punto di vista comunicativo», osserva il sindacalista, Mauro Nardella, lamentando il fatto che i detenuti sorpresi con i telefoni dietro le sbarre non sono stati ancora trasferiti. Non è la prima volta che in carcere «spuntano» cellulari o micro cellulari.
Tra il 2022 e il 2023 ne era stata sequestrata una ventina di cui tre trovati in dotazione di un poliziotto penitenziario che fu arrestato. Lo scorso 13 febbraio, nel perimetro del carcere, gli agenti avevano trovato un sacco con otto telefoni e duecento grammi di hashish. I dispositivi erano stati recapitati tramite drone. Per questo il carcere di Sulmona era finito nei mesi scorsi nell'inchiesta della Dda di Napoli.