Non pagati gli oneri condominiali per la Casa dello studente diffusa 

La Fondazione Collegio di merito Ferrante d’Aragona costretta a chiedere un prestito al Comune Il debito è relativo ai decreti ingiuntivi per le spese di gestione dei 150 alloggi conferiti dall’ente

L’AQUILA. Un inizio decisamente in salita per la Fondazione “Collegio di merito Ferrante d’Aragona” che dovrà gestire una “casa dello studente” diffusa nel territorio del capoluogo realizzata grazie al conferimento, da parte del Comune dell’Aquila, di molte case “equivalenti” che l’Ente locale ha “avuto” nel post sisma. Si tratta di abitazioni – già ricostruite – che gli originali proprietari hanno abbandonato facendosi dare i soldi dallo Stato per ricomprare casa altrove.
Della Fondazione fanno parte il Comune, l’Università e il Gran Sasso Science Institute. La Fondazione deve ora urgentemente far fronte a un debito che nasce dai cosiddetti oneri condominiali. In sintesi il Comune dell’Aquila a fine 2021 ha formalmente conferito alla Fondazione una sessantina di alloggi, la gran parte dei quali si trova in condomìni.
Il Comune paga regolarmente i suoi “oneri” ma non può sostenere le spese anche per le case “conferite” e quindi a farlo dovrebbe essere la Fondazione che però non ha le necessarie risorse ed è stata, per questo, costretta a chiedere un “prestito” al Comune per far fronte ad alcuni decreti ingiuntivi.
La vicenda è raccontata in una determina dalla quale si evince che a garanzia del prestito il Comune ha chiesto che il previsto “primo” contributo (da fondi Restart), che dovrebbe essere accreditato alla Fondazione, sia versato all’Ente locale. «Per la realizzazione del progetto», si legge nella determina, «è previsto l’allestimento di 150 alloggi, per un numero totale di posti per studenti pari a 600. Il progetto prevede che il patrimonio immobiliare sia messo a disposizione dal Comune dell’Aquila e conferito alla Fondazione Ferrante D’Aragona. L’amministrazione comunale con verbale del dicembre 2021 ha provveduto alla consegna di 60 alloggi e delle relative pertinenze in favore della Fondazione. Dalla data di sottoscrizione del suddetto verbale ogni onere, costo, spesa e responsabilità di qualsiasi genere, connessi agli immobili presi in consegna, sono a carico della Fondazione. Numerosi amministratori di condominio hanno però informato il Comune del mancato versamento da parte della Fondazione degli oneri condominiali, a partire dalla data di consegna. Tale situazione debitoria ha causato», si legge ancora nella determina, «l’emissione di decreti ingiuntivi oltre che nei confronti della Fondazione, anche contro il Comune dell’Aquila in qualità di proprietario degli immobili e socio fondatore della Fondazione».
Ad aprile 2024 la Fondazione «ha richiesto al Comune dell’Aquila, con impegno alla restituzione, un’adeguata anticipazione di fondi (150.000 euro) al fine di consentire l’operato della Fondazione stessa – e scongiurare ulteriori azioni legali e conseguenti danni patrimoniali – fino all’erogazione del primo acconto da parte del ministero. Con lo stesso verbale è stata deliberata la sostituzione del soggetto assegnatario del contributo, inizialmente indicato nell’Università e successivamente proposto nella Fondazione, con il Comune dell’Aquila». Insomma per il momento la situazione è stata semplicemente tamponata.
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