tribunale
Nove mesi per la truffa sui loculi
Un tecnico del Comune di Ateleta patteggia la pena
SULMONA. Aveva venduto loculi che erano stati già assegnati ad altri cittadini incassando illecitamente circa 16mila euro. Ieri ha deciso di definire il procedimento giudiziario che lo vedeva imputato di truffa, peculato e falso, scegliendo la via del patteggiamento. Nove mesi di reclusione più il risarcimento delle spese per la costituzione di parte civile: è la pena che Pietro Ciccarelli, tecnico del Comune di Ateleta, ha incassato ieri dal giudice Maria Gabriella Tascone. I fatti fanno riferimento al settembre e all’ottobre del 2006 quando Ciccarelli aveva prospettato a una decina di famiglie di Ateleta la possibilità di acquistare alcuni loculi cimiteriali che il Comune aveva realizzato e che facevano parte di un lotto particolare, da cedere a prezzi vantaggiosi. Una proposta che aveva fatto gola a molti cittadini i quali, per risparmiare, si erano precipitati in Comune chiedendo di poterli acquistare. E Ciccarelli si era offerto quale garante dell’affare, a condizione, però, che gli interessati versassero nelle sue mani il corrispettivo per l’acquisto dei loculi. Un procedimento che era vietato dal regolamento comunale, in quanto le tombe potevano essere acquistate solo tramite versamento postale da intestare al Comune. Ciccarelli aveva però garantito che ci avrebbe pensato lui a eseguire le dovute operazioni e che gli interessati si dovevano preoccupare solo di consegnargli i soldi in contanti. Naturalmente, dopo aver ricevuto i soldi, Ciccarelli li avrebbe versati sul suo conto personale. In tutto circa 16 mila euro procurando un danno erariale al Comune. Nel frattempo, si era occupato anche del controllo di alcuni lavori pubblici per i quali avrebbe incassato una percentuale superiore al due per cento, consentita dalla legge. Tutte violazioni che l'hanno fatto finire sotto processo.
Claudio Lattanzio
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