Nozze annullate, lo sposo è Jarrar: l’uomo travolse e uccise Sara Sforza 

Condannato a 4 anni, cercava di ottenere il permesso di soggiorno per evitare l’espulsione dall’Italia Per ora applicata la misura cautelare dell’obbligo di firma. Il giorno dell’incidente era ubriaco e drogato

AVEZZANO. Deve scontare quattro anni di reclusione per aver ucciso Sara Sforza in un incidente stradale. E poi dovrebbe lasciare l’Italia perché clandestino. Ma ha pensato di aggirare gli ostacoli sposandosi con la propria compagna, per ottenere il permesso di soggiorno. Solo che la cerimonia in Comune è stata bloccata dalla Finanza dopo che il questore Enrico De Simone gli ha notificato l’espulsione dal territorio italiano. Emergono dettagli sulla storia delle nozze saltate e si scopre che il protagonista è Jarrar Ayoub, 29enne, di origine marocchina, l’uomo che travolse e spense la vita alla giovane estetista di Aielli. Per lui, ora, è scattato l’obbligo di firma.
L’INCIDENTE
Era il 2 gennaio 2020 quando Sara Sforza, 23 anni, che viaggiava sulla sua Renault Twingo insieme al fidanzato, lungo la Tiburtina Valeria, nel territorio comunale di Celano, è stata travolta e uccisa da un’Alfa Romeo 159 con al volante Jarrar Ayoub. Una tragedia che scosse nel profondo.
OMICIDIO STRADALE
Jarrar Ayoub dopo cinque giorni dall’incidente stradale venne arrestato, e poi messo ai domiciliari, con l’accusa di omicidio stradale. Secondo quanto emerso dai rilievi planimetrici e dai testimoni oculari, il marocchino, che all’epoca dei fatti aveva 26 anni, era al volante in stato di ebbrezza alcolica e sotto l’effetto di sostanze stupefacenti. Era alla guida lungo la Tiburtina Valeria, nel territorio comunale di Celano, quando, dopo una serie di sorpassi ad alta velocità, in un tratto di strada in salita e con linea continua, era andato a sbattere contro la Twingo guidata dalla 23enne che procedeva in senso opposto insieme al suo fidanzato. Dopo un lungo iter giudiziario nell’ottobre dello scorso anno per Jarrar Ayoub venne confermata in Appello la pena di quattro anni per omicidio stradale. L’avvocato Leonardo Casciere, difensore del 29enne assieme all’avvocato Sonia Giallonardo, ha presentato un’istanza davanti al Tribunale di sorveglianza e ha ottenuto le misure alternative alla detenzione, come previsto dalla legge, al termine delle quali era contemplata l’espulsione dal territorio italiano in quanto il giovane non era in regola con il permesso di soggiorno. Al momento, però, l’udienza non è ancora stata fissata e di conseguenza è stata sospesa l’esecuzione della pena.
LE NOZZE
Lunedì mattina Jarrar Ayoub è arrivato in municipio per convolare a nozze con la sua compagna, una giovane avezzanese dalla quale aspetta anche un figlio. Un matrimonio organizzato dai giovani che però, alla fine, è andato a monte. Ad attenderlo in municipio, infatti, oltre a familiari e amici, ha trovato anche gli uomini della Guardia di finanza che gli hanno notificato il decreto di espulsione. Saputo delle nozze i finanziari, in abiti borghesi, si sono fatti trovare in Comune e non appena la coppia è arrivata hanno fermato il futuro marito. Il giovane di origini marocchine era ricercato perché non in regola con il permesso di soggiorno. La questura dell’Aquila, alla luce di ciò, ha sollecitato la prefettura ad attivare il provvedimento di espulsione dallo Stato italiano applicando anche la misura dell’obbligo di firma. Il tutto verrà notificato questa mattina davanti al giudice del Tribunale di sorveglianza dell’Aquila. L’avvocato Casciere chiederà la sospensione perché nei confronti del 29enne c’è già un provvedimento in atto.
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