Nuove case, ordinanza sui criteri
Sei priorità per avere alloggi: non si tiene conto di vittime in famiglia.
L’AQUILA. Sono sei i criteri fissati per l’assegnazione degli alloggi previsti con il progetto Case. È quanto stabilito dall’ordinanza 3806 firmata il 14 settembre dal presidente del consiglio Silvio Berlusconi e resa nota ieri. Sarà il sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, a individuare, con un proprio decreto, i nuclei familiari che verranno ospitati nei complessi antisismici in corso di realizzazione in diciannove aree. Non si terrà conto né dei periodi trascorsi sotto le tende - alla fine hanno prevalso le proteste degli altri sfollati ospitati in alberghi o in autonoma sistemazione - né si privilegerà quanti hanno avuto vittime in famiglia. Quest’ultimo punto era stato invocato anche dal consiglio comunale, al pari della «aquilanità» (da cinque a dieci anni) e delle gravidanze quali priorità per avere le nuove case.
L’ordinanza esclude nella maniera più assoluta il sorteggio. Il provvedimento fissa sei criteri, proposti da Bertolaso e concertati con la Regione Abruzzo e il ministero dell’Economia e delle finanze. Lo stesso provvedimento specifica che si vuole «assicurare un’immediata sistemazione alloggiativa di carattere provvisorio alla popolazione residente o domiciliata stabilmente nel territorio del Comune dell’Aquila, in attesa del rientro nelle abitazioni distrutte o gravemente danneggiate». E continua: «Il sindaco adotta il decreto dando prioritaria sistemazione ai nuclei familiari, o di coabitazione, numerosi». Le priorità sono: nucleo familiare composto da almeno tre persone o singoli genitori con un figlio minore a carico; cittadinanza italiana o dell’Unione europea, o cittadinanza di Paese extra europeo con regolare permesso di soggiorno; vicinanza alle zone di provenienza; residenza o stabile domicilio in abitazioni classificate E (inagibili: sono 18.826 stando all’ultimo censimento sui sopralluoghi) o F (inagibili per rischio esterno: 3.830) o che si trovano nella «zona rossa» dell’Aquila; non si devono avere a disposizione soluzioni abitative alternative, anche in affitto, nel comune dell’Aquila o nei comuni di Barete, Barisciano, Fossa, Lucoli, Ocre, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata d’Ansidonia, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, San Demetrio ne’ Vestini, San Pio delle Camere, Sant’Eusanio Forconese, Scoppito, Tornimparte e Villa Sant’Angelo; presenza di persone disabili, anziani, lavoratori occupati in abruzzo al momento del sisma e di studenti e minori in età prescolare. Le assegnazioni degli alloggi, sempre stando a quanto previsto nell’ultima ordinanza firmata dal presidente del consiglio dei ministri, avverranno in base all’assegnazione di punteggi (il massimo è quattro, relativo ai figli in età prescolare) e soltanto dopo gli accertamenti dei titoli effetti (i riscontri sono in corso in questi giorni).
Una corsia preferenziale sarà riservata alle persone non deambulanti. Dal momento in cui verrà assegnata la nuova casa non potrà più essere richiesto il contributo per l’autonoma sistemazione. L’ordinanza 3806 specifica anche quali procedure seguire per quanti vivono nelle frazioni dell’Aquila: «Per gli abitanti, appositamente individuati dal sindaco, le cui abitazioni sono distrutte o gravemente danneggiate con esito di agibilità di tipo E o F, ovvero ubicate nelle zone rosse, si provvederà ad allestire moduli abitativi provvisori». L’elenco coi nomi degli assegnatari dovrebbe essere pronto al massimo entro venerdì, così come aveva assicurato anche il prefetto Gabrielli. «Stiamo stringendo i tempi per le assegnazioni», è quanto spiegato domenica scorsa dal prefetto, a margine della festa regionale delle famiglie. «Il 18 settembre partiamo con le prime chiamate ai cittadini che dovranno entrare nelle nuove case.
Il primo gruppo sarà di duemila persone», ha detto Gabrielli, «saremo rigorosi. Si terrà conto delle indicazioni che sono state fornite dai cittadini anche se non sarà possibile accontentare la prima scelta di tutti, ma nessuno verrà dimenticato». Per quanto riguarda i primi ingressi nelle nuove Case, il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha confermato che avverranno entro il 29 settembre.
L’ordinanza esclude nella maniera più assoluta il sorteggio. Il provvedimento fissa sei criteri, proposti da Bertolaso e concertati con la Regione Abruzzo e il ministero dell’Economia e delle finanze. Lo stesso provvedimento specifica che si vuole «assicurare un’immediata sistemazione alloggiativa di carattere provvisorio alla popolazione residente o domiciliata stabilmente nel territorio del Comune dell’Aquila, in attesa del rientro nelle abitazioni distrutte o gravemente danneggiate». E continua: «Il sindaco adotta il decreto dando prioritaria sistemazione ai nuclei familiari, o di coabitazione, numerosi». Le priorità sono: nucleo familiare composto da almeno tre persone o singoli genitori con un figlio minore a carico; cittadinanza italiana o dell’Unione europea, o cittadinanza di Paese extra europeo con regolare permesso di soggiorno; vicinanza alle zone di provenienza; residenza o stabile domicilio in abitazioni classificate E (inagibili: sono 18.826 stando all’ultimo censimento sui sopralluoghi) o F (inagibili per rischio esterno: 3.830) o che si trovano nella «zona rossa» dell’Aquila; non si devono avere a disposizione soluzioni abitative alternative, anche in affitto, nel comune dell’Aquila o nei comuni di Barete, Barisciano, Fossa, Lucoli, Ocre, Pizzoli, Poggio Picenze, Prata d’Ansidonia, Rocca di Cambio, Rocca di Mezzo, San Demetrio ne’ Vestini, San Pio delle Camere, Sant’Eusanio Forconese, Scoppito, Tornimparte e Villa Sant’Angelo; presenza di persone disabili, anziani, lavoratori occupati in abruzzo al momento del sisma e di studenti e minori in età prescolare. Le assegnazioni degli alloggi, sempre stando a quanto previsto nell’ultima ordinanza firmata dal presidente del consiglio dei ministri, avverranno in base all’assegnazione di punteggi (il massimo è quattro, relativo ai figli in età prescolare) e soltanto dopo gli accertamenti dei titoli effetti (i riscontri sono in corso in questi giorni).
Una corsia preferenziale sarà riservata alle persone non deambulanti. Dal momento in cui verrà assegnata la nuova casa non potrà più essere richiesto il contributo per l’autonoma sistemazione. L’ordinanza 3806 specifica anche quali procedure seguire per quanti vivono nelle frazioni dell’Aquila: «Per gli abitanti, appositamente individuati dal sindaco, le cui abitazioni sono distrutte o gravemente danneggiate con esito di agibilità di tipo E o F, ovvero ubicate nelle zone rosse, si provvederà ad allestire moduli abitativi provvisori». L’elenco coi nomi degli assegnatari dovrebbe essere pronto al massimo entro venerdì, così come aveva assicurato anche il prefetto Gabrielli. «Stiamo stringendo i tempi per le assegnazioni», è quanto spiegato domenica scorsa dal prefetto, a margine della festa regionale delle famiglie. «Il 18 settembre partiamo con le prime chiamate ai cittadini che dovranno entrare nelle nuove case.
Il primo gruppo sarà di duemila persone», ha detto Gabrielli, «saremo rigorosi. Si terrà conto delle indicazioni che sono state fornite dai cittadini anche se non sarà possibile accontentare la prima scelta di tutti, ma nessuno verrà dimenticato». Per quanto riguarda i primi ingressi nelle nuove Case, il capo della Protezione civile, Guido Bertolaso, ha confermato che avverranno entro il 29 settembre.