Nuovi parcheggi “Bicincontriamoci” boccia il progetto
L’associazione al Comune: sufficienti le strutture esistenti ma vanno risistemate perché sono in condizioni di degrado
SULMONA. L’associazione Fiab “Bicincontriamoci” boccia su tutta la linea il progetto di Sulmona 2025, discusso nell’ultimo consiglio comunale. Secondo la giunta comunale, prima di iniziare a parlare di pedonalizzazione o di diversa organizzazione della Ztl e del centro storico, occorre creare nuovi parcheggi. Un falso problema secondo il sodalizio delle due ruote, che invita a promuovere l’uso e la sistemazione di quelli esistenti, come quello coperto di Santa Chiara o quello molto grande del piazzale Ruggieri, prima dell’area di sosta dei camper. Zona in abbandono da anni, con un ascensore panoramico mai entrato in funzione e scale diventate ricettacolo di rifiuti ed escrementi. Una situazione di degrado contro cui nemmeno più i residenti hanno la forza di protestare. Ma gli amanti della bicicletta bocciano l’impostazione del progetto, a causa di tempi troppo lunghi, che servirebbero solo a prendere altro fiato senza decidere nulla. Come del resto hanno fatto tutte le amministrazioni comunali, che si sono succedute negli ultimi anni e che non sono riuscite a dare una soluzione definitiva al centro storico. Diviso tra le esigenze dei commercianti, la cui maggioranza vorrebbe conservare il transito delle auto per non peggiorare ulteriormente gli affari, dei residenti, alle prese con parcheggi insufficienti e scarso rispetto della Ztl e dei turisti costretti a passeggiare lungo il corso, facendo la gimkana tra le auto. «Cambiare tutto per non cambiare nulla», è questa la risposta dell’amministrazione di Sulmona alla nostra richiesta di mettere in cantiere un Piano urbano di mobilità sostenibile», critica il presidente di Fiamb Bicincontriamoci, Antonio Cellitti, «in più non servono nuovi parcheggi perché quelli esistenti sono più che sufficienti a soddisfare la domanda degli utenti. Il parcheggio di Santa Chiara è quasi sempre vuoto e quello di Fontana Japasseri potrebbe essere riqualificato a dovere con una spesa più bassa rispetto a quella necessaria per costruirne uno nuovo. A questo proposito viene da chiedersi quanto sia costata a suo tempo la costruzione di quella scalinata ora completamente abbandonata». Altro passo falso sarebbe, secondo il gruppo, la costituzione dei gruppi di lavoro affidata al sindaco, in accordo coi capigruppo consiliari. «Non servono esperti non meglio definiti», aggiunge Cellitti. «Gli amministratori lo sanno che Sulmona è inserita nell’elenco dei comuni obbligati alla redazione del Piano urbano del traffico? E che per attuarlo bisogna avvalersi di esperti presi da una graduatoria nazionale? Che poi sono gli stessi che potrebbero mettere a punto un Piano urbano della mobilità sostenibile. La pedonalizzazione del centro è solo uno dei tanti aspetti che andrebbero studiati. Invece, stando al dibattito che si è scatenato, sembra quello principale. È solo strategia gattopardiana per prendere tempo e non scontentare nessuno».
Federica Pantano
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