Occupazione, resiste il Classico
La protesta rientra negli istituti tecnici. Prognosi di cinque giorni alla vicepreside spintonata
L’AQUILA. È durata appena un giorno l’occupazione di molti istituti superiori della città.
La forma di protesta che si ripete ormai da più di un decennio all’inizio dell’autunno, infatti, sembra essere rientrata già ieri mattina: sono riprese regolarmente le lezioni nella maggior parte degli istituti che lunedì erano stati dichiarati occupati.
Resta in autogestione il liceo Scientifico, mentre gli studenti del «Cotugno» non hanno voluto tirarsi indietro e hanno proseguito l’occupazione della scuola. Si è tornati a fare lezione ieri anche in molte classi dell’istituto superiore Amedeo d’Aosta (Itis, Itc, Itas, Turistico e delle Scienze applicate), dove lunedì l’occupazione era cominciata col piede sbagliato. Gli studenti avevano infatti spintonato la vicepreside della scuola Sara Rotellini, che è poi finita in ospedale. «Ho avuto una prognosi di cinque giorni: venerdì tornerò a scuola», ha raccontato l’insegnante ieri, al termine delle visite mediche. «Non è successo niente di grave, ma se ci fosse stata un’altra persona al posto mio sarebbe potuta andare peggio. Sono stata spintonata da un gruppo di ragazzi, all’ingresso. Non so sinceramente se lo abbiano fatto volontariamente o meno. Per fortuna non ho perso l’equilibrio e non sono finita a terra», precisa, «ma la delusione per il loro comportamento è stata molta. In tanti si sono poi scusati per quanto accaduto, spero che adesso a scuola possa prevalere la serenità». La vicenda è stata anche filmata dalle telecamere di sorveglianza della scuola. Ieri mattina, nell’ambito delle attività dell’occupazione, al «Cotugno», i ragazzi hanno incontrato il vicepresidente della Regione Giovanni Lolli, al quale hanno illustrato le ragioni della mobilitazione. Diversi i motivi del malcontento: la mancanza di luoghi di socializzazione, carenze strutturali degli edifici scolastici, assenza di spazi come laboratori e palestre in molti istituti, ma anche la riforma della scuola annunciata dal governo Renzi. A conclusione della settimana di occupazione, sabato 4 ottobre è previsto un corteo con la partecipazione di tutte le scuole aquilane. I giovani, inoltre, intendono redigere un documento indirizzato al Comune per sollecitare la realizzazione di un edificio specificamente dedicato ai ragazzi e la creazione di una consulta, la cui istituzione era stata promossa dal consiglio comunale, ma che non è mai stata realizzata.
Michela Corridore
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