ricostruzione

Ofena, crolla un edificio puntellato

Una casa, già fatiscente prima del terremoto, ma puntellata coi soldi del terremoto, è collassata trascinando con sé anche la struttura di protezione. Fortunatamente il cedimento è avvenuto di notte, essendo la casa su una strada di passaggio

OFENA. «Una casa, già fatiscente prima del terremoto, ma puntellata coi soldi del terremoto, è collassata trascinando con sé anche i puntellamenti. Ed è stata una vera fortuna che il cedimento della struttura sia avvenuto di notte, considerato che il rudere si trova in una zona di passaggio».

A parlare è Dino Rossi (Cospa Abruzzo) che all’epoca aveva già esternato la sua contrarietà ai puntellamenti, «poiché sarebbe stato più semplice e sicuro buttare a terra gli edifici pericolanti. Ma le voci che dissentono difficilmente finiscono per essere ascoltate. L’edificio in questione era in condizioni pietose anche prima del terremoto del 2009. Addirittura all’interno dello stabile erano cresciute le erbacce».

«A quei tempi», si legge ancora nella nota del Cospa, «presentammo diversi esposti per segnalare le anomalie riguardanti lo smodato ricorso ai puntellamenti. La stessa Procura dell’Aquila rilevò, attraverso una perizia, che ad Ofena il costo della messa in sicurezza di alcuni fabbricati aveva superato di circa dieci volte il prezzario regionale. La cosa che fa più rabbia è che, a distanza di qualche anno, le case puntellate vengono comunque demolite e ricostruite».

«Insomma», conclude il Cospa, «siamo di fronte all’ennesimo sperpero di soldi pubblici. I puntellamenti continuano a costare tantissimo. Un danno enorme per la collettività di cui nessuno sarà chiamato a rispondere».

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