«Ora potremo dormire tranquilli»
A Cese di Preturo tra le prime famiglie che sono entrate nelle nuove case.
L’AQUILA. Sono le 10 e l’avvocato Luca Bruno entra nell’appartamento numero 10 della palazzina Wolf Hause di Cese di Preturo. È tra i primi inquilini a scoprire la sua nuova casa: «Avevo sentito parlare di una realtà sorprendente. Ora mi accorgo che lo è ancora di più». L’avvocato Bruno abiterà in questa casa con sua moglie Isabella Benedetti e i figli Cesare e Matilde, di 10 e 14 anni: «Finalmente si dà spazio a persone che fanno qualcosa con efficienza, non come i comitati capaci solo di criticare». Paolo Strina, imprenditore, e Raffaella Di Donato (psicologa di Villa Letizia) sono fuori del cantiere con il figlio Riccardo (3 anni). Hanno anche Filippo di un anno. «La casa è comoda e confortevole», assicurano, «e siamo soddisfatti.
Un neo? Il bagno senza finestre e la mancanza di un posto dove stendere i panni, ma è un dettaglio poco significativo». Le famiglie con i bambini sono le prime a entrare nella case. Enzo Di Marco è un agente immobiliare, vive con la moglie Luisa Lamanna e i ragazzi Alessio di 19 anni, e Dario (16). Il più giovane si stringe alla sua fidanzatina di 14 anni, conosciuta in albergo dopo il terremoto e oggi sua dirimpettaia. Un amore nato dopo la paura. Roberto Ianni è titolare di un’impresa edile. Sua moglie Simona Fiorenza fa l’avvocato. Hanno un figlio, Francesco, di 3 anni e mezzo. La consegna delle chiavi della loro casa nella palazzina numero 6 di Orceana è un susseguirsi di emozioni. La donna è tesa mentre l’addetto della Protezione civile apre la porta.
Poi la signora entra, si guarda intorno e un sorriso le illumina il volto. «Grazie, grazie, grazie», le prime parole pronunciate: «Veniamo da 6 mesi in una stanza d’albergo da due metri e mezzo. Ora possiamo finalmente dormire sonni tranquilli».
ARRIVA BERLUSCONI. Nel pomeriggio, mentre dalle finestre delle nuove case di Cese di Preturo uno striscione augura buon compleanno al presidente, arriva il premier. La mancanza di un vero e proprio cerimoniale gli permette di intrattenersi e scherzare con numerose famiglie e molti bambini che indossano la t-shirt di Rilaquila.it. Poi si complimenta con gli operai della Orceana e della Wolf Haus e con i tecnici della Ets, le ditte artefici di questo «grande miracolo», come lo stesso presidente lo definisce abbracciando simbolicamente Peter, il capomastro della Wolf Haus che, anche per le sue sembianze da vikingo, qui è diventato un vero e proprio personaggio.
Berlusconi testa di persona l’isolamento acustico e si chiude con i giornalisti dentro uno degli appartamenti: «Non filtrano suoni dall’esterno» e poi ammirando il cortile incastonato fra i quattro edifici: «Sarà il luogo in cui le famiglie con i loro bambini potranno ritrovare la loro serenità e quotidianità». I direttori della Wolf Haus, l’ingegner Kurt Schoepfer, della Orceana Angelo Pasolini e della Ets Giambattista Parietti regalano a Berlusconi un quadro con la riproduzione fotografica di via Roma.
Un neo? Il bagno senza finestre e la mancanza di un posto dove stendere i panni, ma è un dettaglio poco significativo». Le famiglie con i bambini sono le prime a entrare nella case. Enzo Di Marco è un agente immobiliare, vive con la moglie Luisa Lamanna e i ragazzi Alessio di 19 anni, e Dario (16). Il più giovane si stringe alla sua fidanzatina di 14 anni, conosciuta in albergo dopo il terremoto e oggi sua dirimpettaia. Un amore nato dopo la paura. Roberto Ianni è titolare di un’impresa edile. Sua moglie Simona Fiorenza fa l’avvocato. Hanno un figlio, Francesco, di 3 anni e mezzo. La consegna delle chiavi della loro casa nella palazzina numero 6 di Orceana è un susseguirsi di emozioni. La donna è tesa mentre l’addetto della Protezione civile apre la porta.
Poi la signora entra, si guarda intorno e un sorriso le illumina il volto. «Grazie, grazie, grazie», le prime parole pronunciate: «Veniamo da 6 mesi in una stanza d’albergo da due metri e mezzo. Ora possiamo finalmente dormire sonni tranquilli».
ARRIVA BERLUSCONI. Nel pomeriggio, mentre dalle finestre delle nuove case di Cese di Preturo uno striscione augura buon compleanno al presidente, arriva il premier. La mancanza di un vero e proprio cerimoniale gli permette di intrattenersi e scherzare con numerose famiglie e molti bambini che indossano la t-shirt di Rilaquila.it. Poi si complimenta con gli operai della Orceana e della Wolf Haus e con i tecnici della Ets, le ditte artefici di questo «grande miracolo», come lo stesso presidente lo definisce abbracciando simbolicamente Peter, il capomastro della Wolf Haus che, anche per le sue sembianze da vikingo, qui è diventato un vero e proprio personaggio.
Berlusconi testa di persona l’isolamento acustico e si chiude con i giornalisti dentro uno degli appartamenti: «Non filtrano suoni dall’esterno» e poi ammirando il cortile incastonato fra i quattro edifici: «Sarà il luogo in cui le famiglie con i loro bambini potranno ritrovare la loro serenità e quotidianità». I direttori della Wolf Haus, l’ingegner Kurt Schoepfer, della Orceana Angelo Pasolini e della Ets Giambattista Parietti regalano a Berlusconi un quadro con la riproduzione fotografica di via Roma.