Orsi morti, sott’accusa Comuni e Parco
L’onorevole Corneli: «Troppe inadempienze». Gli animalisti: «Serve competenza, basta coi burocrati»
VILLAVALLELONGA. La mala gestione del patrimonio faunistico e naturale è al centro del dibattito politico e sociale dopo l’annegamento di tre orsi, due cuccioli e una femmina di dieci anni, trovati morti in una vasca per la raccolta dell’acqua in località “Le fossette”, nel territorio tra Balsorano e Villavallelonga. Sotto accusa le amministrazioni comunali competenti per territorio e l’ente Parco perché «quella vasca era una trappola» e proprio lì anche nel 2010 erano morti altri due orsi. Una lettera al ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, è stata inviata dal presidente della Società italiana per la storia della fauna, Corradino Guacci, secondo cui «la difesa del nostro patrimonio naturale richiede competenza, decisione e coraggio e quindi non è questione da affidare a pallidi e incompetenti burocrati». Per l’onorevole Valentina Corneli, «le inadempienze e le incapacità degli Enti sono ormai evidenti e bisogna intervenire il prima possibile per tutelare le specie e prevenire futuri episodi simili. È inaccettabile che per la tutela di questa specie siano stati spesi milioni e che la mancata messa in sicurezza di un vascone abbia provocato negli ultimi anni la morte di 5 esemplari su una popolazione di 50-60».
«Un episodio assolutamente ingiustificabile», secondo Leo Domenico De Rocco, segretario regionale del Movimento animalista, «che danneggia gravemente il patrimonio naturalistico abruzzese e denota inefficienza e superficialità di gestione da parte di chi, investito di responsabilità pubblica, dovrebbe salvaguardare, tutelare, valorizzare aree naturalistiche del nostro Paese».
Dello stesso avviso il coordinatore regionale Guido Mammarella che ha ribadito come il Movimento animalista, fondato e presieduto da Michela Vittoria Brambilla, abbia più volte evidenziato «l’urgenza di adottare norme severe per tutelare gli animali e l’ambiente». (p.g.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
«Un episodio assolutamente ingiustificabile», secondo Leo Domenico De Rocco, segretario regionale del Movimento animalista, «che danneggia gravemente il patrimonio naturalistico abruzzese e denota inefficienza e superficialità di gestione da parte di chi, investito di responsabilità pubblica, dovrebbe salvaguardare, tutelare, valorizzare aree naturalistiche del nostro Paese».
Dello stesso avviso il coordinatore regionale Guido Mammarella che ha ribadito come il Movimento animalista, fondato e presieduto da Michela Vittoria Brambilla, abbia più volte evidenziato «l’urgenza di adottare norme severe per tutelare gli animali e l’ambiente». (p.g.)
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