Orso ucciso in autostrada: è caccia al camion pirata
L’animale travolto sull’A25 tra Avezzano e Celano, trovati frammenti del Tir La polizia esamina le immagini delle telecamere per individuare il conducente
AVEZZANO. È caccia al camionista che ieri notte ha investito un orso marsicano sull’A25. Un giovane esemplare maschio di 2 quintali non è riuscito ad attraversare indenne l’autostrada. Il momento dell’investimento, così come il modello e la targa del mezzo pirata, potrebbero essere stati ripresi dalle telecamere al vaglio degli inquirenti.
L’INVESTIMENTO
L’impatto è avvenuto nel tratto tra Avezzano e Celano in direzione Pescara. L’orso morto è stato scoperto intorno alle 3 da una pattuglia della polizia stradale. Come ricostruito dagli agenti è stato colpito in pieno al centro della carreggiata e trascinato per 15 metri fino alla corsia di sorpasso. Nel punto di impatto i poliziotti della Stradale di Pratola Peligna hanno rinvenuto frammenti di colore bianco e nero probabilmente appartenenti al Tir pirata. Come stabilito dal veterinario dell’Asl, l’esemplare è morto in seguito ai traumi causati dall’impatto con il mezzo pesante. Il successivo esame necroscopico, svolto all’istituto zooprofilattico di Abruzzo e Molise, ha evidenziato gravi traumi addominali e toracici e fratture a entrambi i femori e al bacino. La polizia sta proseguendo le indagini per accertare il punto di accesso del plantigrado sulla sede autostradale e i motivi per i quali il conducente non si sia fermato a soccorrere l’animale come peraltro previsto dall’articolo 189 comma 9 bis del Codice della strada. Elementi utili alle indagini potrebbero arrivare dai filmati delle telecamere. L’esemplare di 3 o 4 anni non era marcato né dotato di radiocollare. Saranno i risultati delle analisi genetiche, che arriveranno non prima di un mese, a svelare se l’orso era già stato geneticamente censito dal Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e dalla rete di monitoraggio.
LE REAZIONI
L’orso marsicano, di cui sopravvivono una cinquantina di esemplari, è inserito tra le specie a rischio estinzione. Per questo l’episodio ha provocato dure reazioni. «La scorsa primavera dopo che l’orsa Amarena e i suoi quattro cuccioli avevano nuovamente attraversato l’autostrada nel tratto tra Pescina e Carrito (dove nel 2017 era stata accertato il passaggio di almeno un orso grazie ai dati del collare Gps)», spiegano dal Parco nazionale d'Abruzzo, «siamo tornati sulla questione sollecitando Strada dei Parchi all’adozione di misure adeguate a ridurre il rischio di incidenti e prevenire episodi come questo. A supporto delle iniziative di tutela si era attivata anche la prefettura dell’Aquila. La concessionaria», conclude l’ente, «ha risposto provvedendo alla progettazione di un intervento di messa in sicurezza di circa 87 chilometri lungo l’A24 e l’A25, ora all’approvazione. Così per tutelare nell'immediato la popolazione di orso marsicano abbiamo messo in sicurezza quattro chilometri di autostrada in corrispondenza di Carrito». Sono tre gli orsi investiti e uccisi sulle autostrade A24 e A25 il primo nel 1991 a Cocullo e l’ultimo nel 2013 a Tornimparte. «Un incidente che ci scuote», fa sapere la concessionaria della rete autostradale abruzzese, impegnata «con risorse proprie per garantire la massima sicurezza dei propri clienti in assenza del nuovo piano economico finanziario atteso dal 2013. In questa direzione si inserisce l’accordo tra Strada dei Parchi e il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise per l’installazione di nuove recinzioni, appositamente disegnate per impedire l’attraversamento della fauna di ogni taglia delle locali riserve naturali».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
L’INVESTIMENTO
L’impatto è avvenuto nel tratto tra Avezzano e Celano in direzione Pescara. L’orso morto è stato scoperto intorno alle 3 da una pattuglia della polizia stradale. Come ricostruito dagli agenti è stato colpito in pieno al centro della carreggiata e trascinato per 15 metri fino alla corsia di sorpasso. Nel punto di impatto i poliziotti della Stradale di Pratola Peligna hanno rinvenuto frammenti di colore bianco e nero probabilmente appartenenti al Tir pirata. Come stabilito dal veterinario dell’Asl, l’esemplare è morto in seguito ai traumi causati dall’impatto con il mezzo pesante. Il successivo esame necroscopico, svolto all’istituto zooprofilattico di Abruzzo e Molise, ha evidenziato gravi traumi addominali e toracici e fratture a entrambi i femori e al bacino. La polizia sta proseguendo le indagini per accertare il punto di accesso del plantigrado sulla sede autostradale e i motivi per i quali il conducente non si sia fermato a soccorrere l’animale come peraltro previsto dall’articolo 189 comma 9 bis del Codice della strada. Elementi utili alle indagini potrebbero arrivare dai filmati delle telecamere. L’esemplare di 3 o 4 anni non era marcato né dotato di radiocollare. Saranno i risultati delle analisi genetiche, che arriveranno non prima di un mese, a svelare se l’orso era già stato geneticamente censito dal Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise e dalla rete di monitoraggio.
LE REAZIONI
L’orso marsicano, di cui sopravvivono una cinquantina di esemplari, è inserito tra le specie a rischio estinzione. Per questo l’episodio ha provocato dure reazioni. «La scorsa primavera dopo che l’orsa Amarena e i suoi quattro cuccioli avevano nuovamente attraversato l’autostrada nel tratto tra Pescina e Carrito (dove nel 2017 era stata accertato il passaggio di almeno un orso grazie ai dati del collare Gps)», spiegano dal Parco nazionale d'Abruzzo, «siamo tornati sulla questione sollecitando Strada dei Parchi all’adozione di misure adeguate a ridurre il rischio di incidenti e prevenire episodi come questo. A supporto delle iniziative di tutela si era attivata anche la prefettura dell’Aquila. La concessionaria», conclude l’ente, «ha risposto provvedendo alla progettazione di un intervento di messa in sicurezza di circa 87 chilometri lungo l’A24 e l’A25, ora all’approvazione. Così per tutelare nell'immediato la popolazione di orso marsicano abbiamo messo in sicurezza quattro chilometri di autostrada in corrispondenza di Carrito». Sono tre gli orsi investiti e uccisi sulle autostrade A24 e A25 il primo nel 1991 a Cocullo e l’ultimo nel 2013 a Tornimparte. «Un incidente che ci scuote», fa sapere la concessionaria della rete autostradale abruzzese, impegnata «con risorse proprie per garantire la massima sicurezza dei propri clienti in assenza del nuovo piano economico finanziario atteso dal 2013. In questa direzione si inserisce l’accordo tra Strada dei Parchi e il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise per l’installazione di nuove recinzioni, appositamente disegnate per impedire l’attraversamento della fauna di ogni taglia delle locali riserve naturali».
©RIPRODUZIONE RISERVATA