Ospedale, completati i lavori al Delta chirurgico
Cominciato il trasloco dei reparti dalle sistemazioni provvisorie post-sisma L’intervento di ristrutturazione del San Salvatore verrà ultimato entro l’estate
L’AQUILA. I reparti della “filiera”' chirurgica del San Salvatore, dopo 6 anni dal sisma, rientrano nella propria “abitazione” ma, al posto del vecchio ambiente, ritrovano locali rimessi a nuovo. Nei giorni scorsi, infatti, è cominciato il trasloco dei reparti chirurgici dalle varie sistemazioni provvisorie, in cui erano stati ubicati a causa del sisma, nei locali del Delta chirurgico. Una ristrutturazione dell’intero edificio, particolarmente attenta alla cura del dettaglio, che ha restituito ai reparti ambienti rinnovati e confortevoli: 3 piani, oltre a quello a pianterreno, per un totale di circa 10.000 metri quadrati, rimessi in sesto con un’operazione di ammodernamento, adeguamento antisismico e consolidamento di tutti i locali, costata 6 milioni e 200mila euro. Una totale revisione strutturale attuata tra grandi difficoltà, legate soprattutto a contenziosi giudiziari che hanno allungato i tempi previsti di riconsegna. All’interno del Delta chirurgico verranno gradualmente riattivati 120 posti letto: i primi reparti a riprendersi gli spazi della “dimora” originaria sono stati ortopedia (terzo piano), le chirurgie generali, chirurgia vascolare e senologia (secondo piano). Nei prossimi giorni rientreranno, al piano terra, i reparti di chirurgia maxillo-facciale e otorino, seguiti dal servizio di endoscopia digestiva. Sempre a piano terra si trasferirà il reparto trapianti d’organo, completamente rinnovato, mentre il reparto di urologia con i relativi ambulatori sarà trasferito al terzo piano. Nel passaggio successivo, a completamento del trasferimento, nel primo piano del delta chirurgico si trasferiranno i reparti di ostetricia e ginecologia con tre sale parto, il centro di procreazione medicalmente assistita e la terapia intensiva neonatale. Tra i tanti vantaggi, la ricollocazione dei reparti nella loro sede originaria porterà al raddoppio dei posti di terapia intensiva neonatale (da 4 a 8, potenziamento che servirà soddisfare anche le esigenze dell’ospedale di Teramo) e all’aumento a 10 posti per la sub-intensiva. Le sale parto hanno tonalità cromatiche studiate per creare un’atmosfera “familiare”, in un’ottica di umanizzazione del percorso nascita. Il recupero strutturale e funzionale del delta chirurgico porterà allo smantellamento dell’edificio G8, struttura provvisoria che ospitava alcuni reparti; lo spazio occupato verrà restituito al parcheggio. L’inaugurazione del Delta chirurgico è fissata ai primi di dicembre.
Nel frattempo sono in corso i lavori al Delta medico. Entro la prossima estate la ristrutturazione sarà completata e a quel punto l’ospedale potrà recuperare, complessivamente, i 400 posti letto assegnatigli dal piano sanitario regionale.
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