Ospedale Sulmona, infermieri costretti a saltare le ferie
Carenza di organico a Urologia Il direttore sanitario: vacanze solo rinviate ad agosto
SULMONA. Avevano prenotato le ferie, viaggio e albergo già pagato da mesi, ma hanno dovuto disdire tutto e tornare al lavoro perché in ospedale non c’era chi li sostituisse. Salta il piano ferie per gli infermieri del reparto di urologia dell’ospedale di Sulmona.
Dalla direzione sanitaria avevano promesso rinforzi: due infermieri provenienti da altre divisioni ospedaliere in modo tale da consentire la copertura del servizio di turnazione necessario a far funzionare il reparto. Una promessa che è rimasta lettera morta, tanto che i due infermieri che dovevano andare in ferie, dopo aver salutato colleghi e medici del reparto, sono stati richiamati in servizio. E loro non hanno potuto far altro che obbedire. Dalla direzione sanitaria si cerca di minimizzare su un problema che è invece reale e che rischia di allargarsi anche negli altri reparti, vista la carenza cronica di personale in cui versa l’ospedale di Sulmona. Attualmente nella sezione di urologia, uno delle divisioni mediche più importanti e qualificate della struttura ospedaliera peligna, lavorano 9 infermieri. Mentre per consentire una turnazione omogenea e senza problemi, ne servirebbero 10. A dire il vero da qualche mese, la direzione sanitaria, ha provveduto ad appoggiare momentaneamente un infermiere della chirurgia. Ma dal mese di maggio l’infermiere è fuori per infortunio e la situazione in urologia, uno dei reparti più attivi e dinamici dell’ospedale, è tornata in piena emergenza.
A Sulmona si effettuano interventi di alto profilo chirurgico e il primario Ermanno Mannella, continua a ricevere richieste e prenotazioni da ogni parte d’Italia. Ma a fine mese il primario andrà in pensione e dalla direzione generale della Asl hanno fatto già sapere che il contratto non sarà rinnovato. Né, nel frattempo, hanno provveduto a nominare un sostituto. Una situazione, quindi, per niente tranquilla, tanto che c’è chi teme uno smantellamento del reparto. «L’Urologia non rischia nulla e quando andrà via l’attuale primario, arriverà un sostituto», assicura il direttore sanitario Tonio Di Biase, «per quanto riguarda le ferie, in questo momento c’è da stringere i denti in attesa delle assunzioni previste, il cui bando scadrà la prossima settimana. Non è la fine del mondo se qualche infermiere andrà in ferie nel mese di agosto e se nel frattempo sarà chiamato a fare qualche ora di straordinario con benefici anche nello stipendio».
Claudio Lattanzio