Otefal, Cialente rassicura i duecento lavoratori

Ieri sit in davanti al Comune, sindacati e amministratori premono per la nomina del commissario. Il 2 agosto è attesa la risposta del tribunale

L'AQUILA. Il Comune è al fianco di lavoratori e sindacati. Con lo stesso obiettivo: l'ingresso della Otefal nella procedura Prodi-bis. La procedura prevede la nomina di un commissario e il salvagente di 24 mesi di cassa integrazione, in attesa di una soluzione industriale in grado di tutelare l'attuale personale.

Come annunciato, i dipendenti dell'azienda di Bazzano ieri hanno scioperato e raggiunto la sede del comune a Villa Gioia dove, dopo un sit-in di protesta, sono stati ricevuti dal sindaco Massimo Cialente. La vertenza, che coinvolge circa 200 lavoratori, tutti giovani, è molto delicata: si attende per il 2 agosto il pronunciamento del tribunale in merito alla richiesta di inserimento nell'ambito della legge Prodi-bis.

Altrimenti si va in fallimento e scattano i licenziamenti. Lo stabilimento, specializzato nella produzione di laminati, sta operando in regime di concordato preventivo a causa della forte posizione debitoria: l'autorizzazione del giudice per la «Prodi» è già stata rinviata lo scorso 11 luglio. Nel frattempo, circolano voci su un dietrofront della proprietà, che sarebbe intenzionata al fitto di un ramo d'azienda. I sindacati hanno lanciato l'allarme: la situazione appare «poco chiara» e questo mese i dipendenti hanno trovato a sorpresa solo un acconto dello stipendio. Da qui la decisione di sollecitare il sindaco Cialente, a cui ieri mattina i rappresentanti di Fim, Fiom e Uilm hanno espresso le preoccupazioni dei lavoratori. Anche secondo Cialente, «la legge Prodi permetterebbe un utilizzo migliore degli ammortizzatori sociali stabiliti in modo discrezionale dal commissario. Se la legge non verrà applicata, a ottobre finirà la cassa integrazione ordinaria e l'unica strada da intraprendere sarà il licenziamento. Il 2 agosto quindi», ha sottolineato il sindaco, «verrà decretato o l'ingresso nella legge Prodi o la procedura fallimentare. La mia preoccupazione più grande è salvaguardare il futuro dei 187 lavoratori. I nostri obiettivi primari sono: salvare le produzioni e tutelare i lavoratori. L'Aquila vive una profonda emergenza sociale e non ci possiamo permettere», ha concluso il sindaco, «la perdita di quasi 200 posti di lavoro, gettando persone e famiglie nella disperazione». Alla Otefal è interessata una multinazionale austriaca, disposta a riassumere nell'arco di 24 mesi tutto il personale, con un investimento iniziale di 22 milioni di euro.

Romana Scopano

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