OCCUPAZIONE
Otefal, una vertenza senza sbocchi
I lavoratori sono sempre più preoccupati per il loro futuro
L'AQUILA. Amara sorpresa alla Otefal, dove i 200 dipendenti hanno ricevuto solo un acconto dello stipendio, senza preavviso. La situazione dello stabilimento di Bazzano, in procedura fallimentare, inizia ad avere, secondo i sindacati, aspetti preoccupanti: «Dopo le prese di posizione della Prefettura», scrivono Fim, Fiom e Uilm, «sembra che la vertenza stia andando avanti senza tenere conto delle perplessità manifestate in quel tavolo. Riteniamo che la procedura Prodi era e rimane l’unica possibilità per dare certezze ai lavoratori. E non capiamo cosa stia accadendo. La voce più frequente è che si vuol tentare un fitto di ramo d’azienda e poi chiedere l’avvio della procedura Prodi. Tale percorso, se fosse vero, rischia di vanificare l’unico strumento di prospettiva per i lavoratori». Secondo i sindacati c'è un’altra situazione da chiarire, e cioè l’anticipo di tutti i programmi produttivi e le voci di un probabile distacco delle utenze nel mese di agosto: «Se queste intenzioni venissero confermate, ci chiediamo quale strategia possano nascondere. E infine vorremmo sapere con quale titolarità, chi oggi paventa probabili soluzioni d’affitto, stia discutendo con le istituzioni e come queste possano dare credibilità a chi ha prodotto questa situazione. Non ci presteremo a strategie gattopardesche», concludono i sindacati ,«e in sinergia con i lavoratori metteremo in campo tutte le azioni necessarie per garantire soluzioni trasparenti e la tutela di tutti i dipendenti».
Lunedì a partire dalle 10 si svolgerà l'assemblea di tutto il personale. (r.s.)
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