Otto candidati sindaco ad Avezzano
Più di 500 aspiranti consiglieri in 23 liste: al voto 38mila cittadini
AVEZZANO. Otto candidati a sindaco puntano a essere i successori di Antonio Floris, che lascerà il Comune dopo dieci anni di mandato. Più di cinquecento gli aspiranti consiglieri nelle ventitré liste che si dovranno dividere i 34.083 voti della città. Tanti sono coloro che saranno chiamati alle urne.
Grandi numeri per la seconda città della provincia che si prepara al voto di domenica 6 e lunedì 7 maggio.
Ma non da record, visto che alle Comunali del novembre 1993 i candidati a sindaco furono dieci. Gli aventi diritto al voto sono 595 in più rispetto alla tornata elettorale del 2007 (erano 33mila 488). I seggi verranno allestiti in 48 sezioni (quattro in più di cinque anni fa). Attraverso il voto disgiunto ci sarà la possibilità di votare un candidato sindaco e contemporaneamente il candidato consigliere di una lista non collegata.
Ieri la presentazione ufficiale delle liste.
Giovanni Di Pangrazio si presenta affiancato da dieci schieramenti; cinque liste civiche insieme a Pd, Idv, Terzo Polo (Api, Fli e Udc).
«Un laboratorio politico» secondo gli alleati, con un tecnico modello-Monti come aspirante sindaco. «In questa città c'è il mio cuore», afferma Di Pangrazio, dirigente della Provincia dell'Aquila, «gli avezzanesi devono votarmi perché ho la tenacia che non mi fa mollare mai. Sono e sarò un tecnico. Tra le priorirà la riduzione delle tasse e l'occupazione».
Sette le liste che accompagnano la corsa di Italo Cipollone, primario del reparto di pediatria dell'ospedale di Avezzano.
Insieme al Pdl ci sono Udeur e cinque schieramenti civici (Cantiere Popolare, Forza Avezzano, Avezzano Protagonista, Noi con Avezzano e Con Italo per Avezzano). «Vengo dalla società civile e sono a digiuno di politica» si presenta il candidato del centrodestra «posso dare piuttosto che avere. Sono un manager riconosciuto visto che per più di venti anni ho diretto strutture sanitarie. Avezzano deve essere il capoluogo della Marsica. Al centro della mia amministrazione ci sono famiglia, sociale e cultura. Senza dimenticare un tessuto urbano coerente con la città capoluogo della Marsica».
In campo anche due ex assessori fuoriusciti dal Pdl. Il primo è Lorenzo De Cesare, dottore commercialista, a capo di Alleanza di Centro per Avezzano.
«Perché votarmi? È l'unico modo per cambiare, come recita il mio slogan» afferma De Cesare. Il suo programma, fra l'altro, punta su cultura, associazionismo, revisione del piano traffico, sostegno alle famiglie, centralità di Avezzano nel governare le partecipate che assicurano i servizi pubblici locali, rilancio del nucleo industriale.
Iride Cosimati, direttrice dell'Agenzia delle entrate di Chieti, anche lei fuoriuscita dal Pdl, scende in campo con Io amo Avezzano.
«Mi presento per dare un'opportunità a chi non crede più nella politica» sostiene la Cosimati «uscendo dal Pdl ho costituito una lista civica apartitica che possa apportare novità. Diamo molto risalto alle donne con un programma ampio da poter integrare con gli elettori».
Nazzareno Di Matteo, imprenditore, è candidato a sindaco con Nazzareno Di Matteo sindaco. Una lista formata prevalentemente da giovani al debutto in politica. «Ritengo che la scelta del sindaco debba ricadere su una persona competente legata alla città e non al potere» è il Di Matteo-pensiero «le mie priorità: decoro della città, doppio senso lungo l'anello del Quadrilatero, fotovoltaico sulle scuole comunali, sicurezza e piano urbano moderno per la città del futuro».
Sinistra ecologia e libertà presenta un'altra donna come candidato a sindaco. Si tratta di Valeria Feragalli, dipendente di una società di editoria elettronica. «In un momento in cui la credibilità della politica è fortemente minata, il mio impegno è quello di restituire dignità al suo significato più alto: servizio ai cittadini» sottolinea la candidata di Sel «per me il progetto politico è il punto di aggregazione di tutti i candidati. Il programma di Sinistra ecologia e libertà attraversa tutti i temi fondamentali per la città: lavoro e attività produttive, ambiente, mobilità, cultura, politiche giovanili e sociali, nell'ottica della trasparenza e della legalità. Immaginiamo una città che sia pronta a raccogliere le sfide dell'Europa».
A 94 anni e sul filo di lana ha spuntato una candidatura anche Mario Spallone, l'ex medico di Togliatti già sindaco di Avezzano per due mandati (dal 1993 al 2002). «È la gente che mi ha chiesto di candidarmi» sottolinea Spallone «devo revotecare (mettere sotto sopra, ndr) Avezzano. Tornerò alla guida di questa città lasciata nel degrado e che non riconosco più».
L'ottavo candidato a sindaco è Pierpaolo Rubeo, imprenditore del settore immobiliare, rappresentante dell'Unione dei Marsi.
«Siamo una lista completamente diversa dalle altre, innovativa, giovane e radicata nel territorio» spiega Rubeo «nel nostro programma ci sono dodici punti che vanno dall'urbanistica all'ottimizzazione delle risorse».
Grandi numeri per la seconda città della provincia che si prepara al voto di domenica 6 e lunedì 7 maggio.
Ma non da record, visto che alle Comunali del novembre 1993 i candidati a sindaco furono dieci. Gli aventi diritto al voto sono 595 in più rispetto alla tornata elettorale del 2007 (erano 33mila 488). I seggi verranno allestiti in 48 sezioni (quattro in più di cinque anni fa). Attraverso il voto disgiunto ci sarà la possibilità di votare un candidato sindaco e contemporaneamente il candidato consigliere di una lista non collegata.
Ieri la presentazione ufficiale delle liste.
Giovanni Di Pangrazio si presenta affiancato da dieci schieramenti; cinque liste civiche insieme a Pd, Idv, Terzo Polo (Api, Fli e Udc).
«Un laboratorio politico» secondo gli alleati, con un tecnico modello-Monti come aspirante sindaco. «In questa città c'è il mio cuore», afferma Di Pangrazio, dirigente della Provincia dell'Aquila, «gli avezzanesi devono votarmi perché ho la tenacia che non mi fa mollare mai. Sono e sarò un tecnico. Tra le priorirà la riduzione delle tasse e l'occupazione».
Sette le liste che accompagnano la corsa di Italo Cipollone, primario del reparto di pediatria dell'ospedale di Avezzano.
Insieme al Pdl ci sono Udeur e cinque schieramenti civici (Cantiere Popolare, Forza Avezzano, Avezzano Protagonista, Noi con Avezzano e Con Italo per Avezzano). «Vengo dalla società civile e sono a digiuno di politica» si presenta il candidato del centrodestra «posso dare piuttosto che avere. Sono un manager riconosciuto visto che per più di venti anni ho diretto strutture sanitarie. Avezzano deve essere il capoluogo della Marsica. Al centro della mia amministrazione ci sono famiglia, sociale e cultura. Senza dimenticare un tessuto urbano coerente con la città capoluogo della Marsica».
In campo anche due ex assessori fuoriusciti dal Pdl. Il primo è Lorenzo De Cesare, dottore commercialista, a capo di Alleanza di Centro per Avezzano.
«Perché votarmi? È l'unico modo per cambiare, come recita il mio slogan» afferma De Cesare. Il suo programma, fra l'altro, punta su cultura, associazionismo, revisione del piano traffico, sostegno alle famiglie, centralità di Avezzano nel governare le partecipate che assicurano i servizi pubblici locali, rilancio del nucleo industriale.
Iride Cosimati, direttrice dell'Agenzia delle entrate di Chieti, anche lei fuoriuscita dal Pdl, scende in campo con Io amo Avezzano.
«Mi presento per dare un'opportunità a chi non crede più nella politica» sostiene la Cosimati «uscendo dal Pdl ho costituito una lista civica apartitica che possa apportare novità. Diamo molto risalto alle donne con un programma ampio da poter integrare con gli elettori».
Nazzareno Di Matteo, imprenditore, è candidato a sindaco con Nazzareno Di Matteo sindaco. Una lista formata prevalentemente da giovani al debutto in politica. «Ritengo che la scelta del sindaco debba ricadere su una persona competente legata alla città e non al potere» è il Di Matteo-pensiero «le mie priorità: decoro della città, doppio senso lungo l'anello del Quadrilatero, fotovoltaico sulle scuole comunali, sicurezza e piano urbano moderno per la città del futuro».
Sinistra ecologia e libertà presenta un'altra donna come candidato a sindaco. Si tratta di Valeria Feragalli, dipendente di una società di editoria elettronica. «In un momento in cui la credibilità della politica è fortemente minata, il mio impegno è quello di restituire dignità al suo significato più alto: servizio ai cittadini» sottolinea la candidata di Sel «per me il progetto politico è il punto di aggregazione di tutti i candidati. Il programma di Sinistra ecologia e libertà attraversa tutti i temi fondamentali per la città: lavoro e attività produttive, ambiente, mobilità, cultura, politiche giovanili e sociali, nell'ottica della trasparenza e della legalità. Immaginiamo una città che sia pronta a raccogliere le sfide dell'Europa».
A 94 anni e sul filo di lana ha spuntato una candidatura anche Mario Spallone, l'ex medico di Togliatti già sindaco di Avezzano per due mandati (dal 1993 al 2002). «È la gente che mi ha chiesto di candidarmi» sottolinea Spallone «devo revotecare (mettere sotto sopra, ndr) Avezzano. Tornerò alla guida di questa città lasciata nel degrado e che non riconosco più».
L'ottavo candidato a sindaco è Pierpaolo Rubeo, imprenditore del settore immobiliare, rappresentante dell'Unione dei Marsi.
«Siamo una lista completamente diversa dalle altre, innovativa, giovane e radicata nel territorio» spiega Rubeo «nel nostro programma ci sono dodici punti che vanno dall'urbanistica all'ottimizzazione delle risorse».
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