Pacentro, il sindaco in aspettativa per lavorare alla Tav

Il sindaco Salvatore Fiadini annuncia l’indisponibilità a guidare l’amministrazione per i prossimi 10 mesi e delega il suo vice, Michele De Capite Mancini

PACENTRO. Il sindaco Salvatore Fiadini annuncia l'indisponibilità a guidare l'amministrazione per i prossimi 10 mesi e delega il suo vice, Michele De Capite Mancini. Alla base della decisione la nomina in una commissione tecnica nazionale che obbligherebbe il primo cittadino a probabili trasferte all'estero, sembra legate alla Tav. L'opposizione insorge e organizza una manifestazione di protesta per domani. «Il sindaco», dice Guido Angelilli, «fugge dalle proprie responsabilità e lascia i cittadini allo sbaraglio più di quanto abbia fatto finora con le sue sporadiche apparizioni». La decisione non è stata ancora ufficializzata.

Salvatore Fiadini, assessore al Bilancio della precedente giunta dell'ex sindaco e attuale consigliere provinciale Fernando Caparso, è stato eletto a primavera del 2010 con 487 voti, sbaragliando gli avversari Guido Angelilli e Mario Nepi che, rispettivamente, avevano ottenuto 316 e 146 voti. Abbiamo cercato di contattare, senza successo, il primo cittadino e sulla vicenda è intervenuto il capogruppo della maggioranza Caparso, il quale esclude che l'eventuale assenza del sindaco possa compromettere l'attività dell'amministrazione.

«Non comprendo», sostiene, «tutto questo clamore, tantomeno la decisione di organizzare una manifestazione di protesta. È previsto che un sindaco, per motivi personali o professionali, possa assentarsi per un periodo».

Al riguardo, la minoranza è di avviso diverso e chiama i pacentrani alla mobilitazione. «La notizia ha il sapore della beffa per tutti i cittadini di Pacentro», afferma Angelilli, «il sindaco Fiadini ha comunicato la sua indisponibilità per i prossimi dieci mesi, sembrerebbe per motivi personali e professionali, abdigando in favore dell'attuale vicesindaco. In realtà, i motivi sono ben altri. Il sindaco aveva già annunciato le sue dimissioni perché fortemente provato dalla difficile situazione politica e amministrativa in cui verso il Comune».

«Solo», rincara il capo dell'opposizione, «che così facendo avrebbe provocato lo scioglimento anticipato del consiglio con la conseguente necessità di tornare alle urne. Questo avrebbe certificato il fallimento dell'attuale amministrazione».

Se Fiadini si dovesse dimettere allo scadere dei 10 mesi di aspettativa, trascorsi più di due anni dalle ultime elezioni, potrebbe ricandidarsi alla carica di sindaco lo stesso Caparso, condizione non sottovalutata dall'opposizione che annuncia una manifestazione di protesta per domani alle 21.30. Il corteo partirà dalla Villa "Franco Lattanzio" e, dopo aver attraversato il centro storico, terminerà con un comizio in piazza del Popolo.

«Il paese», riprende Angelilli, «è sull'orlo del dissesto finanziario e vicino allo stallo totale, di fronte a una tale mancanza di rispetto, a noi non resta che mostrare il più profondo dissenso. A tutti i pacentrani ma anche a tutti coloro che nei centri vicini credono nel rispetto delle istituzioni e nella politica vera fatta di sacrificio ed abnegazione lanciamo l'appello a partecipare numerosi». (c.b.)

© RIPRODUZIONE RISERVATA