PIANO CASE E MAP DI BAZZANO
«Paghiamo bollette salate per servizi inesistenti»
L’AQUILA. Bollette salate per servizi mai fruiti. Sono state recapitate nei giorni scorsi agli assegnatari dei Map (Moduli abitativi provvisori) di Bazzano da parte del Comune. A lamentare la...
L’AQUILA. Bollette salate per servizi mai fruiti. Sono state recapitate nei giorni scorsi agli assegnatari dei Map (Moduli abitativi provvisori) di Bazzano da parte del Comune. A lamentare la situazione gli stessi residenti delle strutture antisismiche che in una nota spiegano: «Abbiamo ricevuto avvisi di pagamento con oggetto “canone per le spese comuni” (condominiali) per il periodo primo aprile-30 giugno 2015 relativamente alle seguenti voci: manutenzione ordinaria degli impianti e delle reti di uso comune (caldaie, ascensori e altro); pulizia e disinfestazione delle parti comuni; consumi di energia elettrica per l’illuminazione delle parti comuni e l’alimentazione degli impianti; consumi di acqua delle parti comuni, con esclusione dell’innaffiamento delle aree verdi; gestione amministrativa e contabile degli immobili». Servizi di cui i residenti nei Map dicono di non aver mai usufruito. «Nei Map di Bazzano non ci sono ascensori, ogni Map ha la sua caldaia che ogni anno viene revisionata e pagata personalmente dall’assegnatario», spiegano. «Le scale che portano ai piani primi sono pulite personalmente dagli assegnatari. Non esistono rubinetti per prelevare acqua per le parti comuni. Non si è mai sentito parlare di gestione contabile dei Map, quindi di amministrazione degli stessi. Il verde pubblico davanti ai Map viene gestito e curato da volenterose persone di una certa età che si prendono cura dei giardini utilizzando macchine comprate personalmente e mantenendo uno spazio incredibilmente bello. I marciapiedi vengono puliti e curati dagli assegnatari». Secondo i residenti, inoltre, la manutenzione dei Map stessi viene curata personalmente dagli abitanti dei moduli, dalla ripulitura interna fino ad arrivare alla cura delle sogliette in legno scartavetrate, protette e ridipinte. «Abbiamo chiesto il permesso al Comune per poter ridipingere, a nostre spese, anche l’esterno», concludono. «I portoncini esterni che hanno problemi di funzionalità (rottura delle serrature), puntualmente sono stati riparati e rimessi in funzione dagli affidatari. Forse è giusto pagare qualcosa ma non con queste motivazioni». Sembra prendere sempre più corpo, insomma, la protesta prevista per il 18 giugno quando gli assegnatari di Progetti Case e Map occuperanno la sala del consiglio comunale contro «bollette care, servizi inesistenti e pagamenti utenze a metro quadrato».
Michela Corridore
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