Palestra e fitness prescritti sulla ricetta dal medico di base
Prende piede anche nella Marsica il metodo Slow fit L’associazione Alba: «Più sport e meno farmaci»
AVEZZANO. Attività fisica prescritta su una ricetta medica, come se fosse un vero e proprio medicinale. Arriva anche nella Marsica la rivoluzione che farà sì che al posto di un farmaco il medico di famiglia scelga di prescriverci tuta e scarpe da ginnastica, spedendo i pazienti direttamente in palestra. Tutto questo grazie a un metodo, lo “Slow fit”, lanciato in Italia dal fisioterapista Fausto Di Giulio e diffuso dall’associazione aquilana “Alba”, che si rifà agli studi del dottor Edward Phillips della Harvard medical school di Boston. Fitness, dunque, come farmaco “buono”, curativo per molte malattie come diabete, ipertensione, obesità, mal di schiena ma anche come “preventivo” di molte altre patologie. Ebbene ora arriva la grande novità: il medico, per capire davvero di cosa si tratta, indosserà la tenuta ginnica e in palestra si sottoporrà a un training specifico che poi andrà a prescrivere ai propri pazienti. «Fitness come “medicina dei sani”», commenta Di Giulio, «un medico che si allena in palestra diventa punto di riferimento per un paziente che punta al benessere fisico e anche mentale». Attività in palestra che si potranno svolgere in gruppo con un programma- lezione personalizzato su ogni paziente. «Un modo anche per risparmiare considerato che trattamenti singoli costerebbero molto di più», puntualizza Di Giulio. Promotore nella Marsica di questo nuovo progetto è Pierluigi De Michelis, titolare della palestra “Empire”: «In questo modo avremo la possibilità di far entrare in palestra, in modo continuo e duraturo anche chi non è un cultore del fitness ma comunque tiene al benessere fisico». A diffondere a livello nazionale l’iniziativa che segue il dettato dell’organizzazione mondiale della Sanità, è l’associazione scientifica aquilana Alba (Associazione per il lifestyle, il benessere e l'alimentazione) che ha sede all’Aquila ma che opera in tutto il Paese. «La grande novità è che il medico entra in palestra», dichiara Franco Fagnani, presidente dell’associazione, «e si forma su quello che poi andrà a prescrivere come se fosse un farmaco». Entusiasti i medici di base marsicani. «Il medico, tenendosi poi in contatto con la struttura in cui farà attività fisica il paziente», commenta Paolo Cervellini, medico di base ad Avezzano, «monitorerà continuamente lo stato del paziente». Giacomo Bonasia, medico di base nel presidio di Celano, Aielli e Cerchio dichiara: «L’attività fisica fa bene a ogni età. Per i ragazzi, come per gli anziani. Mantenersi in buona forma fisica vuol dire anche stimolare le funzioni cerebrali».
Magda Tirabassi
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