Papa Francesco in Abruzzo, forse all’Aquila ad agosto

Aumentano le voci di una visita del pontefice entro l'estate stile Lampedusa

L’AQUILA. Papa Francesco potrebbe far visita all'Aquila entro l'estate. Nulla di eccessivamente formale e pomposo, ma una «toccata e fuga», come il breve e suggestivo abbraccio che il Pontefice ha rivolto, ieri, agli abitanti di Lampedusa. Da giorni le voci si rincorrono. Il nuovo arcivescovo dell'Aquila, monsignor Giuseppe Petrocchi, non conferma e non smentisce, ma si dice lieto di un eventuale arrivo del Santo Padre nella città martoriata dal terremoto. E l'indole paterna di Francesco, la sua umiltà, l'animo e il pensiero sempre rivolti agli emarginati e ai sofferenti, danno forza a quella che, all'inizio, sembrava solo un'indiscrezione trapelata da ambienti vicini al Vaticano. Bergoglio potrebbe visitare L'Aquila entro agosto e scegliere, come prima tappa, il Santuario di San Pietro della Jenca, alle falde del Gran Sasso, per poi fare un rapido giro nel centro storico aquilano ferito dal terremoto del 2009. Un itinerario non casuale: Papa Francesco ha annunciato, entro l'anno, la santificazione di Giovanni Paolo II, che centinaia di volte si è raccolto in preghiera nella chiesetta in pietra, cuore e anima del borgo della Jenca, nascosto agli occhi del mondo. Una meditazione e un raccoglimento silenziosi, di cui si riscontrano testimonianze in quanti hanno avuto la fortuna di incontrare il Santo Padre sul loro cammino, accompagnati dall'amore incondizionato che Karol Wojtyla nutriva per il Gran Sasso. Una visita, quella di Papa Francesco, che si identifica come un omaggio a Giovanni Paolo II e un importante segnale di vicinanza e di affetto alle popolazioni colpite dal sisma, da parte di un Pontefice che ha fatto della semplicità della Chiesa la filosofia portante del suo mandato. Come per Lampedusa, la visita all'Aquila potrebbe essere inserita all'ultimo momento nel calendario degli appuntamenti ufficiali.

Monica Pelliccione

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