Papa, spese sotto esame
L'opposizione consiliare si rivolge alla Corte dei conti
SULMONA. La delibera di giunta, che dirotta i soldi dell'assicurazione per gli edifici pubblici danneggiati dal sisma sui lavori per la visita del papa, spedita alla Corte dei Conti. Ad annunciarlo i consiglieri di opposizione che invieranno la documentazione ai giudici contabili per stabilirne la legittimità. La minoranza insiste sul fatto che la Regione deve sostenere economicamente l'evento anche se il sindaco si è già espresso in merito.
«Siamo preoccupati» afferma Mimmo Di Benedetto (Pd) «non si sa se il Comune potrà incassare nuovamente i 730mila euro, ora utilizzati per le opere pubbliche, ma è sconcertante la leggerezza con cui l'amministrazione aggira le norme». Ieri i consiglieri di opposizione (oltre Di Benedetto) Antonio Iannamorelli (Pd), Giuseppe Ranalli (IdV), Silverio Gatta (Sinistra Arcobaleno) e Luigi Santilli (lista civica), hanno tenuto una conferenza stampa (assente il capogruppo Pd Filadelfio Manasseri per impegni di lavoro) per annunciare il ricorso alla Corte dei Conti dopo il parere dei revisori dei conti del Comune.
In pratica, con una variazione di bilancio d'urgenza la giunta, il 28 maggio, ha deliberato di dirottare i 730mila euro (incassati dall'assicurazione per mettere in sicurezzagli edifici pubblici danneggiati dal sisma) sui lavori previsti per l'arrivo del Papa. L'obiettivo è di ripristinarli una volta ottenuti i mutui per coprire le spese dei lavori pubblici. Ma, secondo l'opposizione, non è poi così scontato che la Cassa depositi e prestiti eroghi mutui per interventi già eseguiti.
«Attualmente» interviene Gatta «i mutui non sono stati erogati perché non è stato ancora approvato il bilancio consuntivo». Si contesta anche la gestione dell'evento. «La giunta» incalza Di Benedetto «è intervenuta con una variazione di bilancio d'urgenza per un appuntamento annunciato a dicembre dello scorso anno. Il fatto grave è che sono state dirottate delle somme, che avevano una destinazione precisa, su interventi previsti già nel programma triennale delle opere pubbliche».
L'opposizione, carte alla mano, invoca l'intervento dei giudici contabili perché ritiene anche che, nel bilancio di previsione, non era stato previsto l'utilizzo del risarcimento dell'assicurazione. «Questa situazione» aggiunge Ranalli «è la conseguenza diretta della crisi politica. Per mesi, gli assessori sono stati senza deleghe».
Il sindaco Fabio Federico, nei giorni scorsi, ha ribadito la legittimità della variazione di bilancio. «L'amministrazione» ribadisce con fermezzza «ha solo temporaneamente ed in minima parte impegnato e non ancora utilizzato fondi di natura non pubblica, erogati da una società assicurativa privata, considerata l'importanza dell'evento rappresentato dalla visita del papa. Non appena ottenuti i finanziamenti» aggiunge «già richiesti ed in corso di istruttoria attraverso l'accensione di nuovi mutui per i lavori pubblici, si provvederà all'approvazione di una nuova variazione di bilancio, e tutte le disponibilità ottenute saranno così reintegrate sugli appositi capitoli di spesa. L'operazione è stata effettuata nella massima trasparenza».
Infine, Iannamorelli sollecita la Regione a erogare finanziamenti sostanziosi per coprire le spese in programma per il 4 luglio. «La città» sostiene il consigliere «è stata lasciata sola ad accogliere un capo di Stato, tutto è sulle spalle di Comune e Curia e anche dei fedeli che stanno donando le offerte». Iannamorelli interviene anche sull'erogazione, da parte della Regione, di 200 mila euro per l'evento. «Si tratta di finanziamenti dovuti da parte della Protezione civile» conclude «che serviranno per acquistare l'acqua da distribuire ai fedeli e installare bagni chimici e maxi-schermi». Spesa che altrimenti, ha detto più volte il sinadaco «avrebbe dovuto sborsare il Comune.
«Siamo preoccupati» afferma Mimmo Di Benedetto (Pd) «non si sa se il Comune potrà incassare nuovamente i 730mila euro, ora utilizzati per le opere pubbliche, ma è sconcertante la leggerezza con cui l'amministrazione aggira le norme». Ieri i consiglieri di opposizione (oltre Di Benedetto) Antonio Iannamorelli (Pd), Giuseppe Ranalli (IdV), Silverio Gatta (Sinistra Arcobaleno) e Luigi Santilli (lista civica), hanno tenuto una conferenza stampa (assente il capogruppo Pd Filadelfio Manasseri per impegni di lavoro) per annunciare il ricorso alla Corte dei Conti dopo il parere dei revisori dei conti del Comune.
In pratica, con una variazione di bilancio d'urgenza la giunta, il 28 maggio, ha deliberato di dirottare i 730mila euro (incassati dall'assicurazione per mettere in sicurezzagli edifici pubblici danneggiati dal sisma) sui lavori previsti per l'arrivo del Papa. L'obiettivo è di ripristinarli una volta ottenuti i mutui per coprire le spese dei lavori pubblici. Ma, secondo l'opposizione, non è poi così scontato che la Cassa depositi e prestiti eroghi mutui per interventi già eseguiti.
«Attualmente» interviene Gatta «i mutui non sono stati erogati perché non è stato ancora approvato il bilancio consuntivo». Si contesta anche la gestione dell'evento. «La giunta» incalza Di Benedetto «è intervenuta con una variazione di bilancio d'urgenza per un appuntamento annunciato a dicembre dello scorso anno. Il fatto grave è che sono state dirottate delle somme, che avevano una destinazione precisa, su interventi previsti già nel programma triennale delle opere pubbliche».
L'opposizione, carte alla mano, invoca l'intervento dei giudici contabili perché ritiene anche che, nel bilancio di previsione, non era stato previsto l'utilizzo del risarcimento dell'assicurazione. «Questa situazione» aggiunge Ranalli «è la conseguenza diretta della crisi politica. Per mesi, gli assessori sono stati senza deleghe».
Il sindaco Fabio Federico, nei giorni scorsi, ha ribadito la legittimità della variazione di bilancio. «L'amministrazione» ribadisce con fermezzza «ha solo temporaneamente ed in minima parte impegnato e non ancora utilizzato fondi di natura non pubblica, erogati da una società assicurativa privata, considerata l'importanza dell'evento rappresentato dalla visita del papa. Non appena ottenuti i finanziamenti» aggiunge «già richiesti ed in corso di istruttoria attraverso l'accensione di nuovi mutui per i lavori pubblici, si provvederà all'approvazione di una nuova variazione di bilancio, e tutte le disponibilità ottenute saranno così reintegrate sugli appositi capitoli di spesa. L'operazione è stata effettuata nella massima trasparenza».
Infine, Iannamorelli sollecita la Regione a erogare finanziamenti sostanziosi per coprire le spese in programma per il 4 luglio. «La città» sostiene il consigliere «è stata lasciata sola ad accogliere un capo di Stato, tutto è sulle spalle di Comune e Curia e anche dei fedeli che stanno donando le offerte». Iannamorelli interviene anche sull'erogazione, da parte della Regione, di 200 mila euro per l'evento. «Si tratta di finanziamenti dovuti da parte della Protezione civile» conclude «che serviranno per acquistare l'acqua da distribuire ai fedeli e installare bagni chimici e maxi-schermi». Spesa che altrimenti, ha detto più volte il sinadaco «avrebbe dovuto sborsare il Comune.
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