Parcheggio chiuso, il Comune si difende
Il sindaco: abbiamo ereditato una struttura con criticità importanti, impossibile non tenerne conto
SULMONA. Il parcheggio di Santa Chiara è stato chiuso temporaneamente perché ci sono delle criticità importanti. A chiarire le motivazioni che hanno spinto nei giorni scorsi il sindaco, Gianfranco Di Piero, a firmare l’ordinanza per chiudere i cancelli della struttura è lo stesso sindaco e l’intera giunta comunale che stanno già lavorando per trovare una valida alternativa. «L’opera risale ai primi anni del 2000», hanno spiegato, «si tratta, quindi, di una struttura che ha oltre 20 anni di vita. Inoltre, nessuna amministrazione ha investito un solo centesimo nella manutenzione straordinaria e poco o nulla è stato fatto per quella ordinaria. Appena ci siamo insediati abbiamo dovuto constatare che l’eredità lasciata in dote era in realtà costituita da tanti “problemi”, tutti da risolvere e tutti complicati, quali le infiltrazioni di acqua, gli ascensori fuori uso, l’illuminazione appena sufficiente, le grate di sicurezza non fissate (causa della rovinosa caduta, alcuni anni or sono, di un bambino), le porte di emergenza con chiusure difettose, la segnaletica orizzontale diventata un tutt’uno con la pavimentazione, la mancanza di posti per disabili. Da fine 2022 sono stati effettuati sopralluoghi sull’immobile con i tecnici comunali per la valutazione dello stato di salute della struttura, vista la volontà di questa giunta di espletare una gara per la sua gestione. Tali sopralluoghi hanno evidenziato criticità, sulla base delle quali si è ritenuto necessario affidare un incarico di verifica a un tecnico». Il parcheggio, quindi, è stato chiuso e per questo periodo estivo il Comune sta cercando delle alternative. Una di queste potrebbe essere l’ex caserma Battisti dove nei giorni scorsi è stato effettuato un sopralluogo. «È stato presentato un esposto ai vigili del fuoco che, prontamente, hanno svolto alcune verifiche che hanno evidenziato l’adeguatezza della struttura sul fronte delle norme antincendio richiamando, tuttavia, le criticità espresse dalla perizia del consulente incaricato dal Comune sulla necessità di mettere in sicurezza alcuni elementi strutturali. Da qui la prescrizione, da parte dei vigili», hanno concluso gli amministratori, «a non esercitare l’attività». (e.b.)
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