Parchi, mostra dei prodotti tipici

Il Salone dal 2 al 5 maggio nell’area dell’ex polo elettronico. Sono giunte già 250 adesioni

L’AQUILA. Nel sito dell’ex polo elettronico del Nucleo industriale di Pile prenderà il via il primo «Salone dei prodotti tipici dei Parchi d’Italia». Centinaia di produttori verranno ad esporre all’Aquila, nel cuore del cratere sismico, i loro prodotti enogastronomici: formaggi, liquori, miele. Verrà portato in fiera anche un piccolo gregge, oltre ad asini e api. Sarà mostrata la tosatura delle pecore, perché in Abruzzo «si vuole riportare in auge l’antica arte della lana».

L’area che un tempo ospitava la fabbrica più grande dell’Aquilano, l’ex Italtel, da giovedì 2 a domenica 5 maggio ospiterà profumi, colori, dialetti di tutto il «Bel paese». È il primo evento di questo tipo a essere realizzato. L’idea è partita da un comitato costituito da organizzazioni di categoria aquilane (il comitato Promoexpò) che vede insieme la Cna, la Confcommercio, la Confesercenti, la Coldiretti, il Carsa, ed è la risposta che «i piccoli» danno alla crisi economica, nell’Aquilano amplificata e resa ancor più drammatica dal terremoto.

Il Salone dei prodotti tipici dei Parchi d’Italia parte proprio dal presupposto che «si deve passare da un’economia industriale a una agricola e locale» per superare la crisi, come ha spiegato il presidente del Carsa, Roberto Di Vincenzo, che ieri ha presentato la manifestazione insieme ad Agostino Del Re, presidente della Cna dell’Aquila; Celso Cioni, direttore della Confcommercio dell’Aquila; Carlo Rossi, direttore della Confesercenti dell’Aquila; Filippo Rubei, presidente della Cia L’Aquila e Bruno Petrei, della Coldiretti dell’Aquila.

Oltre 250 le adesioni arrivate fino ad ora da produttori di tutt’Italia, ma molte altre arriveranno nei prossimi giorni, visto che c’è ancora tempo prima dell’apertura degli stand. Il Salone avrà la forma della mostra-mercato con laboratori dei sapori e commercializzazione dei prodotti. Tra gli ospiti più attesi anche il giovane chef aquilano William Zonfa, diventato famoso in tutta Italia per i suoi piatti prelibati ma low cost. E a basso prezzo saranno anche i due piatti che Zonfa presenterà il 5 maggio alle 16: uno è il famoso uovo cucinato in un modo tutto particolare, un piatto dal costo di 50 centesimi. «L’altro non lo svelo», ha detto lo chef. «Sarà una sorpresa che mostrerò per la prima volta all’Aquila. Ma vi assicuro», ha aggiunto, «che non costa più di 3,50 euro e che è un piatto cucinato dalle massaie tutte le domeniche». Come dire: popolare e a costo contenuto.

«Le tipicità d’Italia si confrontano», ha detto Lorenzo Santilli, presidente della Camera di Commercio dell’Aquila, che ha contribuito alla realizzazione dell’evento insieme al Comune dell’Aquila e alla Regione, con l’adesione di Federparchi-Europarc Italia e altre realtà. «Si tratta di un nuovo cammino di grande promozione delle economie basate sulle produzioni tipiche locali», ha spiegato Santilli. «Ormai è evidente che siamo passati dall’economia delle grosse imprese a quelle “proprie”, appunto legate ai prodotti tipici». Il Salone diventerà una Fiera nazionale, anzi lo scopo è che venga inserita nell’elenco fiere nazionali. La decisione di collocare all’Aquila la location dell’evento è dovuta alla volontà di dare un segnale forte a tutto il Paese di una rinnovata vitalità del capoluogo abruzzese dopo il sisma di quattro anni fa. Nelle quattro giornate della manifestazione, Slow Food Abruzzo e Molise organizzerà sei Laboratori del Gusto, ma si terranno anche workshop, degustazioni, appuntamenti tematici sulle eccellenze abruzzesi.

Marianna Gianforte

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