Parla don Pietro: umiliato e aggredito da quei fedeli

Castelnuovo, il sacerdote è stato convocato dal vescovo «Ho fatto tanto per quella chiesa e mi ripagano così»

AVEZZANO. «Mi hanno aggredito, umiliato e mortificato e non mi hanno permesso di celebrare la messa del sabato, frequentata dai fedeli che vengono da Avezzano e da numerosi paesi del circondario». Per la prima volta parla don Pietro Asci, il sacerdote insignito dall’ex vescovo Lucio Renna, del titolo di rettore del santuario di Santa Lucia, alle porte di Castelnuovo. Una piccola chiesa costruita sul terreno del Comune di Massa d’Albe ma che da sempre fa parte della comunità spirituale dei fedeli di Castelnuovo. Si prospetta ora per lui l’allontanamento dalla chiesa, che a quanto pare rimarrà a cura di don Augusto Bifaretti, appena insediatosi nella parrocchia della frazione di Avezzano. «Quando sono arrivato a Castelnuovo», risponde così don Asci al gruppo di persone che lo hanno contestato sabato scorso, allontanandolo dalla chiesa, «l’ho trovata in completo stato di abbandono e degrado e, con il permesso dell’attuale vescovo, ho iniziato i lavori di ristrutturazione sia esterno che interno. Lavori che sono stati realizzati con le offerte dei fedeli di tutti i paesi della Marsica, gestite per più di 15 anni ufficiosamente dal custode. Per tutto quanto realizzato devo ringraziare, oltre alla professoressa Maria Antonietta Acciarino, Maurizio Madonna e Francesco Diodati che da qualche anno sacrificano il proprio tempo libero per i lavori e la manutenzione del nuovo giardino». Don Asci si dice molto dispiaciuto per quanto successo e annuncia: «Non sono mai stato ringraziato dai fedeli di Castelnuovo per quanto ho fatto per Santa Lucia, anzi sono stato ripagato con minacce e insulti che arrivano a due mesi dalla ricorrenza del mio 50esimo anno di sacerdozio. Addirittura sabato scorso sono stato privato dall’adempiere la mia funzione di Ministro di Dio. Lucchetti, lenzuola, cori da stadio e lettere varie mi hanno addolorato e avvilito».

Don Asci è stato già convocato dal vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro. Oggi, invece, sarà ricevuto in diocesi il gruppo di fedeli che contesta il sacerdote, già vice parroco della chiesa di San Rocco. Intanto alcune delle donne che hanno animato la protesta si scagliano contro la professoressa Acciarino che nei giorni scorsi aveva difeso don Asci: «Non ha titolo, preferiamo risolvere le nostre problematiche senza l’introduzione di persone esterne alla nostra comunità». (m.t.)

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