Parla l’autista-eroe: «Ho fatto solo ciò che era giusto fare» 

Dopo aver difeso un disabile dal branco rifugge il clamore  Il Comune però lo elogia e annuncia telecamere sui bus 

AVEZZANO. «Non credo di averci pensato troppo su. Ho agito e basta». Poche parole per ripercorrere quanto accaduto lunedì, mentre si trovava alla guida del bus della Scav Arl (Società cooperativa autoservizi di Avezzano). G.V., autista avezzanese poco più che 50enne, è intervenuto in difesa di un anziano preso di mira da tre ragazzi stranieri e rimasto ferito al volto. «Sto bene. Grazie per l’ondata d’affetto, ma non ho fatto nulla di straordinario». E intanto il Comune annuncia strumenti di videosorveglianza sui mezzi di trasporto pubblici.
LE PAROLE DELL’AUTISTA
Un eroe moderno, senza armi né mantello. E una risonanza che si spiega a fronte dell’abitudine di chi guarda e passa, quando di mezzo c’è un episodio di violenza. «Ho agito d’istinto. Poi ci ho messo un po’ a realizzare l’accaduto». Una persona riservata, che si presta poco all’encomio pubblico attribuitogli dalla città. Sfugge alle domande, lascia intendere di non voler dare ulteriore risalto all’accaduto. In quegli attimi concitati ha scelto solo di non restare passivo. «Mi sono sentito di fare qualcosa perché la situazione richiedeva che qualcuno intervenisse. Non potevo restarmene con le mani in mano». Una scena di soprusi da parte di un gruppo di stranieri, tre in particolare, attualmente ricercati dalle forze dell’ordine. La vittima, un anziano passeggero disabile, volto abituale della tratta verso l’ospedale, poiché sottoposto a controlli di salute periodici, evidentemente indifeso di fronte alle vessazioni del branco. È stato proprio l’autista a scagliarsi contro gli aggressori che, nella colluttazione, lo hanno ferito al volto con una testata, per poi fuggire e far perdere le proprie tracce.
UN GESTO ENCOMIABILE
L’amministrazione comunale ha voluto mostrare orgoglio e gratitudine nei confronti dell’uomo, la cui iniziativa, definita «un gesto encomiabile», è presto divenuta di dominio pubblico e ha attirato attestati di stima, ammirazione e rispetto. «La sua risposta rapida e responsabile ha permesso di evitare che la situazione degenerasse ulteriormente. Siamo orgogliose di poter contare su personale così dedito e consapevole del ruolo che ricopre per la comunità», hanno dichiarato gli assessori ai Trasporti, Iride Cosimati, e alla Sicurezza, Cinzia Basilico, che ieri mattina hanno raggiunto la sede della Scav cittadina in rappresentanza dell’ente per dare dimostrazione di apprezzamento rispetto al comportamento del conducente dell’azienda di trasporti. «Il gesto del nostro autista non solo testimonia il forte senso di appartenenza all’azienda, ma incarna quei valori di rispetto e responsabilità che l’amministrazione sostiene con convinzione. Le regole vanno rispettate, anche quelle della buona educazione e della convivenza. Stiamo valutando l’utilizzo di strumenti di videosorveglianza», hanno concluso.
Il primo ad aver raccolto lo sfogo dell’autista, poco dopo l’accaduto, è stato Guglielmo Rocchi, presidente del Cda della Scav, che ha parlato di un uomo ancora provato «in evidente stato di agitazione». Secondo la sua descrizione, l’uomo, «persona introversa, dedita al lavoro, che non ama stare al centro dell’attenzione», avrebbe immediatamente cercato di smorzare i toni del clamore suscitato. «Conoscendolo, ero certo che tutto avrebbe desiderato fuorché finire sulla cronaca cittadina. Vorrei concludere facendogli i miei complimenti, con un sentito ringraziamento per aver dato lustro all’azienda e dimostrato la serietà di questa categoria di lavoratori, che compiono il loro dovere con comprovata professionalità».
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