Pass per disabili, prime multe
Scoperti 10 automobilisti con permessi irregolari
SULMONA. È partita l'offensiva dei vigili urbani sull'uso improprio dei permessi di circolazione e parcheggio rilasciati agli invalidi. Da due giorni sono stati intensificati i controlli con posti di blocco nei punti strategici del centro storico. Solo ieri sono state multate una decina di persone.
Tutte giravano all'interno della zona a traffico limitato con il tagliando in bella vista sul parabrezza. Ma senza la persona invalida a bordo. Nella rete della polizia municipale è finita anche la responsabile dell'associazione per la tutela delle persone diversamente abili di Pratola Peligna. La donna è stata fermata in via Bonomini, in pieno centro storico, a bordo della sua auto mentre andava a fare la spesa. Con lei avrebbe dovuto viaggiare la figlia diversamente abile, che in quel momento era a scuola. La donna si sarebbe difesa sostenendo che stava andando in Comune a ritirare il libretto mensa della figlia. Giustificazione che non le ha evitato la multa di 76 euro, prevista per chi gira nella zona a traffico limitato, senza l'autorizzazione del Comune.
Stessa sorte è toccata ad altri automobilisti, multati dalla polizia municipale: tutti giravano esibendo il tagliando ma senza che il titolare del permesso fosse al loro fianco. Il giro di vite è partito dopo la denuncia del presidente dell'Aias, Sante Ventresca, che si era lamentato dell'uso improprio e dell'alto numero dei permessi rilasciati alle persone invalide. Situazione che secondo Ventresca penalizza gli invalidi veri, che riescono con difficoltà a trovare parcheggio. Su questo fronte è partita nei giorni scorsi, anche l'azione della Guardia di finanza. Lo scopo è verificare la regolarità dell'iter con cui vengono rilasciati i permessi. Solo a Sulmona ce ne sono 1.248, forse troppi per una cittadina di poco meno di 25mila abitanti. «Anomalia» che era stata evidenziata anche dal sindaco, il quale si era lamentato della normativa che obbliga il Comune a rilasciare i permessi alle persone dichiarate invalide. «Davanti alla certificazione di invalidità della Asl possiamo fare ben poco», ha sottolineato il sindaco, «la polizia municipale deve solo verificare la validità della documentazione».
Tutte giravano all'interno della zona a traffico limitato con il tagliando in bella vista sul parabrezza. Ma senza la persona invalida a bordo. Nella rete della polizia municipale è finita anche la responsabile dell'associazione per la tutela delle persone diversamente abili di Pratola Peligna. La donna è stata fermata in via Bonomini, in pieno centro storico, a bordo della sua auto mentre andava a fare la spesa. Con lei avrebbe dovuto viaggiare la figlia diversamente abile, che in quel momento era a scuola. La donna si sarebbe difesa sostenendo che stava andando in Comune a ritirare il libretto mensa della figlia. Giustificazione che non le ha evitato la multa di 76 euro, prevista per chi gira nella zona a traffico limitato, senza l'autorizzazione del Comune.
Stessa sorte è toccata ad altri automobilisti, multati dalla polizia municipale: tutti giravano esibendo il tagliando ma senza che il titolare del permesso fosse al loro fianco. Il giro di vite è partito dopo la denuncia del presidente dell'Aias, Sante Ventresca, che si era lamentato dell'uso improprio e dell'alto numero dei permessi rilasciati alle persone invalide. Situazione che secondo Ventresca penalizza gli invalidi veri, che riescono con difficoltà a trovare parcheggio. Su questo fronte è partita nei giorni scorsi, anche l'azione della Guardia di finanza. Lo scopo è verificare la regolarità dell'iter con cui vengono rilasciati i permessi. Solo a Sulmona ce ne sono 1.248, forse troppi per una cittadina di poco meno di 25mila abitanti. «Anomalia» che era stata evidenziata anche dal sindaco, il quale si era lamentato della normativa che obbliga il Comune a rilasciare i permessi alle persone dichiarate invalide. «Davanti alla certificazione di invalidità della Asl possiamo fare ben poco», ha sottolineato il sindaco, «la polizia municipale deve solo verificare la validità della documentazione».
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