Paterno, i feriti salgono a quattro
Aggredito alle spalle, migliorano le tre donne colpite dal petardo. La società presenta ricorso in Lega
AVEZZANO. Beffati dall’arbitro e aggrediti dai tifosi avversari. La gara di ritorno per il primo turno dei play off di Eccellenza contro i laziali del Serpentara non poteva avere epilogo peggiore per il Paterno. Un calcio di rigore inesistente e la successiva ammonizione ad Albertazzi che era distante almeno una decina di metri dall’ipotetico luogo del misfatto indicato dal direttore di gara, hanno incanalato il match lungo un binario che alla fine ha fatto pensare a un disegno già preordinato. Ma questa volta al danno non si è aggiunta la beffa, come di solito avviene, ma altro danno di natura prettamente fisica e quindi ancora più doloroso. È accaduto infatti che dopo la fragorosa esplosione della bomba carta che ha costretto tre donne a dover fare ricorso alle cure in ospedale, un tifoso del Paterno (M.D.L.), ha preso ad inseguire l’autore del misfatto, ma quando stava per raggiungerlo è stato aggredito alle spalle da un altro sostenitore del Serpentara che lo ha scaraventato a terra e colpito al viso con un calcio che gli ha procurato la frattura del setto nasale. Per tutti questi fatti la società nerazzurra, tramite l’avvocato Massimiliano Di Felice, ha sporto denuncia sia in Lega che alla stazione dei carabinieri di Genazzano, dalla quale ha già avuto comunicazione che il responsabile dell’aggressione a M.D.L. è stato individuato e fotografato da un carabiniere che era in servizio all’interno dello stadio. E dire che la domenica era iniziata sotto i migliori auspici, con interi nuclei familiari che si erano accodati al pulman dei tifosi, per tifare tranquillamente per i propri giocatori, esattamente come era avvenuto in più occasioni nel corso del campionato, ma questa volta i civilissimi marsicani hanno dovuto fare i conti con un ambiente ostile, creato ad arte per intimorire la squadra che sulla carta aveva le maggiori possibilità di accedere alla finale. L’esposto presentato in Lega contro l’arbitraggio del monzese Tremolada, forse non approderà a nulla di concreto, ma la società del presidente Angelo Di Gregorio intende salvaguardare la propria immagine ad ogni livello e non è escluso che, con il supporto delle riprese televisive, non si possa invocare anche l'errore tecnico del direttore di gara e chiedere la ripetizione dell'incontro.
Plinio Olivotto
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