Pazienti ricoverati e morti in ospedale, i familiari denunciano

AVEZZANO. Due denunce di presunti casi di malasanità scuotono la Marsica in pieno periodo Covid. Provengono tutte e due da parenti di persone contagiate dal virus, una delle quali è morta, e riguardano l'ospedale. Pazienti che, a detta dei familiari, non sono stati presi in cura in modo adeguato.

La prima denuncia arriva dalla sorella di un 37enne marsicano. L'uomo è stato trasportato in ospedale sabato in ambulanza a seguito di una forte febbre. E' arrivato al Pronto soccorso intorno alle 22, come precisato dalla denuncia presentata martedì dalla sorella ai carabinieri della stazione di Avezzano. "E' stato lasciato senza mangiare e senza bere fino a ieri sera (lunedì), quando il personale ospedaliero gli ha portato un tè e dei dolcetti presi al distributore interno", denuncia la donna. Il 37enne, risultato per cinque volte negativo al tampone, per due giorni ha avvisato telefonicamente i familiari di ciò che stava accadendo. Loro, impotenti, hanno prima raggiunto l’ospedale cercando di chiedere aiuto e poi si sono rivolti ai carabinieri per cercare di sbloccare la situazione. "Chiedo che mio fratello venga curato per la polmonite risultata dalla Tac", precisa la sorella nella denuncia, "voglio poi avere accesso alla sua cartella clinica per accertarmi delle terapie che gli sono state somministrate dal 31 ottobre al 3 novembre".

La seconda denuncia riguarda un caso di morte sospetta sempre nell'ospedale di Avezzano e sulla quale i familiari chiedono che vanga fatta chiarezza. La vittima è una pensionata 82enne di Capistrello che, secondo la ricostruzione, doveva essere dimessa. I familiari raccontano che avevano allertato la Misericordia per il trasporto della paziente. E che quando però l’ambulanza è arrivata in ospedale la donna era morta. L’anziana era malata oncologica, ma il decesso sarebbe legato ad altre problematiche, forse legate alla situazione in cui si trova l’ospedale in questi giorni. (e.b. e p.g.)

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