Pdl, congresso all'Aquila Eletto Magliocco dopo lo scontro Ricciuti-Giuliante
Candidature, polemica nel corso del congresso. Eletto Magliocco
L'AQUILA. Una sola mozione e dunque l'elezione, dall'esito scontato, del nuovo segretario Alfonso Magliocco. Ma ad animare il primo congresso del Pdl è stato l'intervento "show", finito quasi in rissa, del consigliere regionale Luca Ricciuti.
Prima le strette di mano, i sorrisi, gli applausi ai tanti ospiti - tra loro anche diversi parlamentari, il presidente della Provincia Antonio Del Corvo e il sindaco Massimo Cialente - che hanno portato il loro saluto al congresso. Poi, in tarda mattinata, mentre erano da poco iniziate le operazioni di voto, è stato il turno di Luca Ricciuti e delle sue pesanti bordate all'indirizzo del segretario uscente Gianfranco Giuliante.
«Il nostro partito ha usato lo strumento delle primarie come una clava, isolandosi dal resto della coalizione. Sentir dire qui da Cialente, che dobbiamo mandare a casa, che Giuliante è il difensore della città dell'Aquila, è cosa che fa accapponare la pelle. È un errore gravissimo dichiarare che Cialente e De Matteis sono per noi la stessa cosa. Ma abbiamo ancora il tempo per recuperare» ha continuato Ricciuti. Quindi l'allusione «inaccettabile», per Giuliante, «ad ipotesi di accordi scellerati per favorire la rielezione di Cialente». Accuse di inciucio che hanno gelato la sala e provocato la dura reazione di Giuliante che, gridando «tu non ti rendi conto di ciò che stai dicendo», è scattato come una molla verso Ricciuti. A impedire il peggio è stato l'intervento altrettanto fulmineo di Salvatore Santangelo e di altri fedelissimi di Giuliante che si sono messi in mezzo. La tensione è salita alle stelle. Ricciuti ha comunque portato a termine il suo intervento, mirato a caldeggiare un'intesa con il candidato del Movimento per le autonomie Giorgio De Matteis sostenuto anche da Carla Mannetti, assente al congresso e probabilmente ormai «fuori dal partito».
E proprio De Matteis, che ha sempre rifiutato di prender parte alle primarie che il centrodestra si appresta a fare (l'11 o il 18 marzo), è stato più volte citato durante i lavori del congresso. Il coordinatore regionale del Pdl, Filippo Piccone, ha parlato di tentativi ancora in corso per ricucire i rapporti con De Matteis, lasciando chiaramente intendere, però, che le primarie non sono in discussione.
Cosa del resto ribadita anche dal presidente del congresso Angelo Maria Cicolani, il quale ha spiegato che «per lo statuto del partito, nei Comuni con oltre 15 mila abitanti, le primarie sono una strada obbligata».
Una strada che si è detto pronto a percorrere l'ex sindaco e senatore Enzo Lombardi: «Parteciperò alle primarie e sarò umile servitore di chiunque vincerà la sfida» ha dichiarato, dopo aver bollato «come uno spettacolo che ci potevano risparmiare», la lite andata in scena tra Ricciuti e Giuliante.
Una reazione scomposta di cui Giuliante ha chiesto poi scusa a tutti, ma non a Ricciuti a cui ha dato del «cialtrone congressuale». Poi la questione De Matteis. Giuliante ha ricordato ai congressisti che «anche alle elezioni del 2007 De Matteis non volle saperne di partecipare a un tavolo del centrodestra che puntava ad averlo come candidato sindaco. Il centrodestra si frantumò e le liste da lui sostenute non superarono il 10%. De Matteis oggi ha più volte dichiarato di essere impegnato alla costruzione di un'area moderata, di governo della città, al di fuori del Pd e del Pdl. È assurdo», ha aggiunto Giuliante rivolto di nuovo a Ricciuti, «insistere nel volere un candidato, sempre De Matteis, che vuole estromettere il Pdl. Chi dice di essere altro da noi è evidentemente colluso con un avversario politico. Ognuno deve occupare lo spazio che gli compete in politica. Noi il centrodestra e gli altri al centro. Poi al ballottaggio ci si unisce. Cosa c'è di scandaloso? Perché si contesta questa prospettiva strategica? La città non ha bisogno di replicanti». Poi, la risposta alle accuse di inciucio: «Se dopo 45 anni sono nello stesso posto dove ho cominciato a fare politica, a nessuno può essere consentito di mettere in dubbio la mia linearità».
Visibilmente emozionato il neo segretario Alfonso Magliocco, che sarà affiancato dal vice coordinatore Donato Di Cesare, consigliere comunale a Sulmona.
In quanto alle primarie, oltre a Lombardi dovrebbero essere della partita l'assessore provinciale Luigi D'Eramo (la Destra) e l'architetto Pierluigi Properzi. Le candidature saranno presentate in settimana, così assicura il nuovo vertice del partito.
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