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Per l’ex catasto nuova polemica Scimia (FdI) difende le scelte

L’AQUILA. «La sinistra la smetta di ululare alla luna e si confronti sui fatti. Siamo pronti alla sfida di un incontro pubblico per rassicurare le opposizioni, prove alla mano, sugli ottimi risultati...

L’AQUILA. «La sinistra la smetta di ululare alla luna e si confronti sui fatti. Siamo pronti alla sfida di un incontro pubblico per rassicurare le opposizioni, prove alla mano, sugli ottimi risultati conseguiti dall’amministrazione di centrodestra».
Il capogruppo di FdI in consiglio comunale, Leonardo Scimia, risponde agli attacchi delle minoranze, in merito all’acquisto dell’ex sede del catasto, che negli ultimi giorni hanno invocato l’intervento della Corte dei Conti, parlando di «boicottaggio del centro storico» e di «favori ai privati». Tutti «attacchi strumentali», secondo Scimia, destinati a rivelarsi un «boomerang elettorale». Il consigliere torna quindi sulla delibera di acquisto dell’immobile di Villa Gioia: «Servirà a riportare in centro gli uffici che, già prima del terremoto, si trovavano in periferia» e ad «abbassare i costi dei fitti passivi che, è bene precisarlo, non sono pagati con soldi delle casse comunali, bensì da fondi del governo. I fondi per la sede unica», precisa, «non furono trovati dal centrosinistra, ma erano a valere sugli ex Fondi per le aree sottoutilizzate (Fas) riprogrammati dal governo Berlusconi in favore del cratere sismico». (t.d.b.)
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