sulla statale 17
Pettorano, trentenne muore nello schianto contro un albero
La vittima è Roberto Zappa di Pescocostanzo. Lo strazio e poi il malore della madre che si è trovata sul luogo dell’incidente
PETTORANO SUL GIZIO. Stava andando verso Sulmona a bordo della sua Opel Astra quando, all’altezza del bivio di Pettorano sul Gizio, ha perso il controllo dell’auto finendo contro un albero. Uno schianto tremendo e la vita che scivola via lasciando nella disperazione i genitori e il fratello e tutti quelli che gli volevano bene. È così che è morto Roberto Zappa, 30 anni di Pescocostanzo, all’uscita di una semicurva sulla statale 17, a pochi chilometri dal capoluogo peligno. E destino ha voluto che fosse proprio la madre ad arrivare tra i primi sul luogo della tragedia. La donna stava accompagnando un’amica a Sulmona, quando all’altezza della centrale elettrica di Pettorano ha dovuto rallentare a causa dell’incidente.
Subito è sbiancata in volto quando ha riconosciuto l’Opel Astra di suo figlio completamente distrutta, con il motore da una parte e la carrozzeria accartocciata contro un recinto in legno di un appezzamento di terra. Ha sperato fino all’ultimo che dentro l’auto non ci fosse nessuno e che il figlio fosse riuscito a salvarsi. Una speranza subito svanita quando ha visto la disperazione dei presenti e quel corpo immobile all’interno dell’auto.Una tragedia nella tragedia. Sul posto sono arrivati i medici del 118, i quali hanno potuto solo constatare che per il giovane non c’era più niente da fare. Sono intervenuti anche i vigili del fuoco di Sulmona, per estrarre il corpo dalle lamiere, e la polizia stradale per i rilievi del caso. Ancora da accertare cause e dinamica del tragico incidente.Secondo una prima ricostruzione, il 30enne, dopo aver perso il controllo dell’auto mentre stava percorrendo un tratto di strada in leggera discesa, avrebbe invaso la carreggiata opposta finendo prima contro un albero per poi terminare la corsa su un campo. Testimoni della tragedia due agricoltori che stavano lavorando nei campi. Alla polizia hanno riferito di aver sentito uno schianto fortissimo e di aver visto il motore che volava da una parte e l’auto che finiva nelle campagne contro il recinto del loro podere.
«Ci siamo avvicinati e abbiamo visto il ragazzo che non si muoveva, il primo pensiero è stato chiamare i soccorsi. Ma abbiamo subito capito che ormai non c’era più niente da fare». Straziante la scena della madre che alla vista del figlio, che lavorava saltuariamente come cameriere, ha avuto un malore. Sul posto sono giunti in lacrime il padre e gli altri familiari. E poi gli amici e tutti i maestri di sci di Pescocostanzo, colleghi di lavoro del fratello. Sul posto anche il magistrato di turno che ha disposto il sequestro dell’auto e della salma per gli esami di rito.
Claudio Lattanzio
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