Pezzopane bacchetta la rettrice

La senatrice: sul calo degli iscritti c’è troppo silenzio, urgono iniziative a tutti i livelli istituzionali

L’AQUILA. Il calo degli iscritti dell’Ateneo dell’Aquila sembra preoccupare non solo i vertici della politica locale, ma anche quelli del ministero dell’Istruzione. A essere investita della questione, nelle ultime ore, è stata la ministra Stefania Giannini, sollecitata dalla senatrice del Pd Stefania Pezzopane. «Mi ha riconfermato la sua disponibilità a venire all’Aquila per discutere dell’Università», ha assicurato la senatrice, secondo cui «c’è un urgente bisogno di confronto, un’inderogabile necessità di dare tutti il nostro contributo per promuovere e sostenere l’Ateneo aquilano. L’emorragia delle iscrizioni all’Università dell’Aquila impone una riflessione vera. Duemila iscritti in meno sono un numero allarmante per qualsiasi Ateneo, figuriamoci per una città che tra le sue vocazioni ha quella universitaria». In base agli ultimi dati, sono 17.500 e potrebbero arrivare a 19mila con i post lauream che perfezioneranno le iscrizioni a luglio gli studenti universitari che hanno scelto L’Aquila per questo anno accademico. Le iscrizioni si sono chiuse il 31 dicembre scorso. «Chiedo al sindaco Massimo Cialente e al presidente del consiglio comunale Carlo Benedetti di promuovere un confronto forte e vero. Non bastano lo sforzo enorme per la creazione del Gssi e anche l’ulteriore intervento del 4%, dove grazie a un mio emendamento c’è spazio anche per l’Università e la ricerca, non basta la bella e coinvolgente notte dei ricercatori», continua la Pezzopane che si scaglia contro la rettrice Paola Inverardi. «È chiaro che alcune decisioni, come l’accesso programmato delle iscrizioni e il ritorno al pagamento per intero delle tasse universitarie, hanno inferto un duro colpo al futuro dell’Università. Ricordo che un anno fa ho ricevuto la disponibilità del ministro Stefania Giannini a discutere su un progetto speciale per L’Aquila, che rimettesse al centro le questioni del numero chiuso e delle tasse. Ricordo che questa mia disponibilità e del ministro fu rifiutata dalla rettrice, che rispose al mio appello sostenendo che ci avrebbe pensato lei. Benissimo, ci ha sicuramente pensato, ma credo che il discorso vada ripreso da dove l’abbiamo interrotto». Una questione da affrontare il prima possibile, dunque. «La sede giusta potrebbe essere quella del Comune dell’Aquila attraverso lo strumento che Massimo Cialente e Carlo Benedetti decideranno. Conferenza dei servizi tra i diversi organismi e livelli istituzionali? Consiglio comunale aperto?», conclude la senatrice. «Qualsiasi strumento di confronto, in cui tutti i soggetti coinvolti possano esprimere il loro punto di vista e magari ragionare insieme per costruire un percorso comune che vada nella stessa direzione, è valido. La peggior risposta è il silenzio su questa lenta agonia».

Michela Corridore

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