Più forte del Covid, guarisce a 101 anni
Lidia Celaia, l’ospite più anziana del Don Orione, ha vinto la sua battaglia e racconta: «Da giovane mi piaceva ballare»
AVEZZANO. A 101 anni guarisce dal Covid. La festa di compleanno è solo rimandata per la “nonna di ferro” che ha superato il secolo di vita dopo aver contratto il virus. La storia a lieto fine arriva dalla Rsa Don Orione di Avezzano. Lidia Celaia, classe 1919, è stata più forte del Covid e ora aspetta solo la visita degli adorati nipoti e i pronipoti per poter festeggiare il suo centounesimo compleanno. Nonna Lidia, come la chiamano tutti, è la più anziana della casa di riposo.
Nasce all’Aquila l’11 ottobre del ’19, ma trascorre gran parte della sua vita ad Avezzano. È il cuore a condurla nella Marsica. Ha 21 anni quando sposa Attilio Michetti, un tassista avezzanese. È un amore profondo quello che lega la coppia. Lidia racconta che fu l’adorato marito a farle prendere la patente e che lui ogni mattina le portava il caffè al letto. Nella mente ancora lucida dell’ultracentenaria sono ben impressi i momenti più belli della sua vita da ragazza prima e da moglie e madre poi. «Da giovane tra i tanti lavori ho fatto la cassiera in un noto bar di Avezzano», racconta con un pizzico di nostalgia misto a fierezza, «poi nel tempo libero andavo a ballare con le amiche». Lidia amava invitarle a casa per chiacchierare e giocare a poker. Una donna emancipata per l’epoca, sempre con i capelli in piega e l’immancabile rossetto sulle labbra che le conferivano un tono sobrio ed elegante. Dal matrimonio con Attilio nascono due figli, Renzo e Liliana. L’adorato compagno di vita, però, la lascia quando lei aveva solo 44 anni. Nei suoi racconti fatti di ricordi e aneddoti trova spazio anche il periodo della Grande Guerra quando, da sfollata, si rifugiò con la famiglia a Luco dei Marsi. Completamente autonoma fino all’età di 94 anni la domenica amava riunire figli, nipoti e pronipoti intorno al tavolo della sua casa di via Oslavia. Al Don Orione nonna Lidia arriva nel 2014 e il suo carattere dolce e determinato allo stesso tempo conquista la simpatia e il cuore delle operatrici.
A prendersi cura di lei oggi sono Alessandra Scolta e Francesca Argentieri. Il 12 novembre il tampone le dà esito positivo. Nonna Lidia ha contratto il virus a 100 anni. Ma la sua tempra forte non si smentisce e dopo qualche linea di febbre e qualche colpo di tosse supera brillantemente la fase critica. È durante l’infezione che compie 101 anni. L’ultimo tampone è risultato negativo e lei ha riconquistato la bellissima forma da donna battagliera, energica, indipendente e spiritosa. Lidia è anche molto generosa. Bravissima a sferrettare la lana ha confezionato lavori a maglia anche per le operatrici che si prendono cura di lei.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Nasce all’Aquila l’11 ottobre del ’19, ma trascorre gran parte della sua vita ad Avezzano. È il cuore a condurla nella Marsica. Ha 21 anni quando sposa Attilio Michetti, un tassista avezzanese. È un amore profondo quello che lega la coppia. Lidia racconta che fu l’adorato marito a farle prendere la patente e che lui ogni mattina le portava il caffè al letto. Nella mente ancora lucida dell’ultracentenaria sono ben impressi i momenti più belli della sua vita da ragazza prima e da moglie e madre poi. «Da giovane tra i tanti lavori ho fatto la cassiera in un noto bar di Avezzano», racconta con un pizzico di nostalgia misto a fierezza, «poi nel tempo libero andavo a ballare con le amiche». Lidia amava invitarle a casa per chiacchierare e giocare a poker. Una donna emancipata per l’epoca, sempre con i capelli in piega e l’immancabile rossetto sulle labbra che le conferivano un tono sobrio ed elegante. Dal matrimonio con Attilio nascono due figli, Renzo e Liliana. L’adorato compagno di vita, però, la lascia quando lei aveva solo 44 anni. Nei suoi racconti fatti di ricordi e aneddoti trova spazio anche il periodo della Grande Guerra quando, da sfollata, si rifugiò con la famiglia a Luco dei Marsi. Completamente autonoma fino all’età di 94 anni la domenica amava riunire figli, nipoti e pronipoti intorno al tavolo della sua casa di via Oslavia. Al Don Orione nonna Lidia arriva nel 2014 e il suo carattere dolce e determinato allo stesso tempo conquista la simpatia e il cuore delle operatrici.
A prendersi cura di lei oggi sono Alessandra Scolta e Francesca Argentieri. Il 12 novembre il tampone le dà esito positivo. Nonna Lidia ha contratto il virus a 100 anni. Ma la sua tempra forte non si smentisce e dopo qualche linea di febbre e qualche colpo di tosse supera brillantemente la fase critica. È durante l’infezione che compie 101 anni. L’ultimo tampone è risultato negativo e lei ha riconquistato la bellissima forma da donna battagliera, energica, indipendente e spiritosa. Lidia è anche molto generosa. Bravissima a sferrettare la lana ha confezionato lavori a maglia anche per le operatrici che si prendono cura di lei.
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